Cina: il Nonino made in Italy trionfa a Pechino e Shanghai

di Elena Commessatti

Cina 2012: il Made in Italy targato Nonino trionfa a Pechino e Shanghai. Accoglienza d’oro anche a Hong Kong. «L’Italia è amata, amatissima dai cinesi. Ed è un momento magico per la cucina italiana», ci racconta al telefono, direttamente da Shanghai, Antonella Nonino, dopo una serata di successo all’Hotel Kempiski Lufthansa Center di Beijing, con degustazione di grappa e distillati Nonino. Cinque portate a tema, 40 invitati d’eccellenza, tra cui il presidente di tutti gli alberghi Kempiski della Cina e, a sorpresa, a raccogliere l’invito il famoso autore di Sorgo Rosso, Mo Yan, già Premio internazionale Nonino 2005. Il maggior scrittore cinese contemporaneo. «Ci ha raggiunti anche il regista Zhang Yuan – ci dice Antonella – che Udine, grazie al Far East Film Festival conosce bene e da tempo. L’altra sera il regista arrivava direttamente da Shanghai, reduce dall’International Film Festival», prosegue la Nonino. «Poche ore fa ero con Sabrina», le aveva annunciato il regista stesso durante la cena. Sabrina Baracetti è l’anima, insieme a Thomas Bertacche, del Far East Film Festival, il festival europeo più famoso al mondo dedicato al cinema orientale con sede a Udine e giunto ormai alla quattordicesima edizione. E Zhang Yuan è stato l’artefice quest’anno di uno degli eventi collaterali di successo: l’interessante mostra fotografica Beijing flickers, in Galleria Modotti, dedicata alla gioventù cinese. Ecco la notizia: Mo Yan e Zhang Yuan, due tra le più conosciute personalità culturali della Repubblica Cinese partecipano con entusiasmo alla serata al Kempiski in onore della Grappa Nonino e per di più, con la nostra terra, dimostrano di avere un rapporto decennale di vera conoscenza e affezione. Ecco allora che quel Made in Italy, composto dalla creatività tutta italiana e dal talento tenace del gene friulano, ci interessa. Ci interessa se dimostra che la crisi può volare lontano e se a emergere sono le buone idee. La qualità. «Bisogna puntare lontano», disse un giorno Giannola Nonino tra gli alambicchi della distilleria, «se si vuole arrivare… anche un po’ più in là». «Alla serata del Kempiski partecipavano i più importanti ristoranti italiani in Cina, tra cui A Tavola e Sureño, solo per fare due esempi notissimi tra chi frequenta questi luoghi», prosegue nella conversazione telefonica Antonella Nonino. «E oggi a Shangai sono stata ricevuta subito al Jean Georges, “il fratellino” Tre Stelle Michelin dell’omonimo ristorante a New York. Si trova nel Bund francese ed è qui che apriranno il 20 luglio un ristorante italiano. Si chiamerà Mercato. Avrà le nostre grappe». La conversazione prosegue in un articolato racconto su come la Cina sia un paese in evoluzione rapidissima e Shanghai sia la città più aperta ai cambiamenti. Ci lasciamo con un aneddoto su tale Brenda, beltà un po’ stagionata di Los Angeles versione cinese. Gira in Rolls nera. «Sono innamorata della grappa Nonino. Voglio conoscere Giannola», avrebbe detto Brenda ad Antonella nel pomeriggio. «Sua mamma è una musa».