Codroipo: il Wwf scende il campo per salvare i tigli


di ALESSANDRA CESCHIA

 Si approssima il momento in cui i tigli di via Friuli saranno eliminati – potrebbe essere entro la fine del mese – e, dopo le firme dei componenti del Comitato spontaneo, che minacciano di incatenarsi alle essenze per impedirne il taglio, ora a difesa degli alberi scende in campo anche il Wwf regionale.

È stato il presidente del Wwf regionale Roberto Pizzutti ad intervenire con una lettera inviata al sindaco di Codroipo Vittorino Boem e all’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente Daniele Cordovado  Una lettera in cui il Wwf per voce del suo presidente regionale esprime «perplessità e contrarietà a tale soluzione, in quanto – spiega – è contraria alle principali considerazioni storiche, urbanistiche e paesaggistiche che contraddistinguono la cittadina di Codroipo, senza contare che l’intervento in via Friuli sarà il terzo radicale effettuato sui viali alberati della cittadina».<br />
Si tratta di interventi, secondo il presidente del Wwf, che «negli ultimi otto anni hanno portato all’eliminazione di interi viali di piante autoctone europee, come quelli di via Cesare Battisti e di via Crippa, quasi sempre sostituite con specie esotiche nord-americane o cinesi, quali il liriodendro o albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera) e il ligustro lucido (Ligustrum lucidum). Specie, queste ultime, che hanno presentato negli ultimi anni significativi problemi fitosanitari, come l’afide del liriodendro, o caratteristiche di invasività, come il ligustro lucido assieme al congenere ligustro cinese (Ligustrum sinense), largamente piantato per siepi».
Per il Wwf questo tipo di soluzione decisa dall’amministrazione comunale di Codroipo, che prevede l’eliminazione di una quarantina di essenze, potrebbe essere evitata con una progettazione adeguata che rispetti sia le esigenze di viabilità umane sia le piante del viale, garantendo un maggior spazio vitale a queste ultime, ormai stipate da decenni in spazi inadeguati e inaccettabili. Se verranno eseguiti gli interventi radicali su via Friuli, osserva l’esponente del Wwf regionale, non diventa azzardato ipotizzare l’interventi radicali anche sulle magnifiche alberature di tiglio di viale Zara che presenta più o meno le stesse caratteristiche e problematiche del primo.
«Lo scopo finale del Wwf – rileva Pizzutti – è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura. Appare deprecabile che non siano state prese in considerazione soluzioni urbanistiche alternative che mirassero a salvaguardare questo patrimonio storico- paesaggistico di notevole valore – prosegue –, come molti altri Comuni stanno facendo. Inoltre, il Wwf regionale ricorda che un analogo intervento, eseguito alcuni anni fa su uno splendido viale di tigli a Praturlone in comune di Fiume Veneto, ha avuto effetti fortemente deturpanti e banalizzanti. Riteniamo – conclude – che l’abbattimento di un viale di tigli che solo in questi anni sta raggiungendo la piena maturità e una notevole bellezza, debba essere vagliato non solo dal punto di vista della viabilità soprattutto automobilistica e della sua gestione, ma anche da quello storico-paesaggistico, elemento quest’ultimo in Italia spesso trascurato e che ha portato a un’importante banalizzazione del territorio e con sé a un significativa perdita di attrazione turistica del nostro paese».
Una posizione, quella espressa dal Wwf, che dà nuova linfa al comitato, il quale ha raccolto quasi un migliaio di firme per ostacolare il progetto il quale si è espresso attraverso il portavoce Ermanno Furlanis arrivando a minacciare azioni eclatanti come, appunto l’incatenamento alle essenze da parte dei militanti. Intanto i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale in via Friuli sono stati appaltati all’impresa Rebellato Bruno di Camino al Tagliamento che ha proposto un ribasso di 9,76% sull’importo a base d’asta che ammonta a 180 mila euro.