Come ti denuncio il krampus!

Doveva essere una giornata di festa, vissuta nel segno della tradizione. Come ogni anno, da queste parti, in occasione di san Nicolò. E invece, per una donna di 64 anni di Udine, si è trasformata in un piccolo dramma, con tanto di querela ai carabinieri, citazione in tribunale e richiesta di risarcimento danni: poco più di 61 mila euro per essere stata «violentemente spintonata» a terra da un Krampus.La vicenda risale al 5 dicembre di due anni fa, quando la donna, in compagnia di alcune amiche, decise di recarsi a Tarvisio per assistere al corteo dei tradizionali uomini-caproni. Stando alla ricostruzione fornita dall’avvocato Maurizio Miculan, al quale l’anziana si è rivolta per citare in tribunale l’“Associazione per la festa di san Nicolò e dei krampus”, a un certo punto sarebbe intervenuta nei confronti di uno degli uomini mascherati, per invitarlo a smettere di accanirsi contro una ragazza che aveva visto essere lungamente malmenata con bastone e schiaffi. Per tutta risposta, la donna sarebbe stata spinta con violenza al suolo, procurandosi lesioni che, oltre a una prognosi di trenta giorni – rilasciata dal proprio medico curante a seguito di una visita effettuata alcuni giorni dopo l’episodio –, le avrebbero impedito di continuare a dedicarsi all’escursionismo montano di cui era appassionata.

Decisa a non lasciare il caso senza responsabili, una ventina di giorni dopo la donna si è recata dai carabinieri della stazione di Udine est per sporgere querela. Come riferito anche al proprio avvocato, subito dopo l’incidente, che avrebbe visto il Krampus allontanarsi senza offrirle alcun soccorso, la donna sarebbe stata avvicinata da uno degli organizzatori della festa messosi invece a sua completa disposizione ed è stata infine trasportata al locale Centro polispecialistico per le prime cure. Una conclusione decisamente diversa da quella che avrebbe immaginato e per la quale l’avvocato Miculan ha chiesto un risarcimento danni complessivo di poco più di 61 mila euro.

Richiesta che l’avvocato Mario Occhialini, incaricato di rappresentare in giudizio l’associazione, è pronto a contrastare con una lunga serie di obiezioni. A cominciare dal richiamo alla natura stessa della manifestazione. «La violenza manifestata nei confronti del pubblico e dei paesani – spiega nella memoria difensiva – fa parte integrante dell’evento». E quindi,«non è responsabile chi, come in un copione teatrale, recita un ruolo che è accettato da chi partecipa all’evento». In altre parole, secondo Occhialini, la donna «era consapevole del rischio cui andava incontro e ha manifestamente accettato l’eventualità di essere vittima di un qualsiavoglia incidente cagionato dal precipuo carattere della festa popolare». Tanto più – continua l’avvocato – nel momento in cui decide di intervenire spontaneamente in aiuto di una giovane «disattendendo colposamente ogni logica di comportamento». Tutta da provare, inoltre, l’appartenenza del Krampus che l’ha spintonata all’associazione citata in giudizio. «Potrebbe benissimo essere stato un infiltrato – ha osservato Occhialini – o un’altra maschera estranea all’organizzazione».

Una risposta a “Come ti denuncio il krampus!”

  1. GRANDI KRAMPUS!!!
    LORO POSSONO TUTTO…O QUASI!SE UNO HA LA MASKERA NN E' UN INFILTRATO XKè LA MASKERA E' KRAMPUS E BASTA AVERLA PER ESSERE COME GLI ALTRI ALMENO KE NN SI HA PIETA' PER LE VITTIME..ALLORA NN SEI KRAMPUS!!!!:D

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