Consiglio regionale: indagine sui rimborsi spese, archiviazione per Marsilio e un ex consigliere

di Corrado Barbacini

Promossi. Per il pm Federico Frezza i consiglieri Alessandro Colautti ed Enzo Marsilio, il primo capogruppo del Pdl e il secondo del Pd, non hanno commesso alcun reato. E per loro si avvicina il “pass” d’uscita dai guai giudiziari. Le loro spese – finite nel conto dei relativi gruppi consoliari – non sono state pazze. E neanche quelle dell’ex pidiellino Luigi Cacitti. Per i tre esponenti politici ieri il pm Federico Frezza ha chiesto al gip l’archiviazione. Motivo? Non ci sono responsabilità penali nel loro comportamento. Insomma salvi.

Praticamente a tempo di record. Perché appena martedì scorso Colautti e Marsilio (accompagnati dal difensore Luca Ponti) erano stati interrogati da un ufficiale della Guardia di finanza su delega del pm. E ora arriva la richiesta di archiviazione.

Le motivazioni parlano chiaro. Riguardo a Colautti, quella che avrebbe potuto diventare una spiacevole buccia di banana – il conto di 58 euro della trattoria “Al Passeggio” di Udine relativo a una cena per due alla sera di San Valentino – per il pm non c’è stata alcuna dimostrazione che quello sia stato un incontro privato.

Lo stesso Colautti aveva spiegato ai finanzieri che quella cena era legata a una riunione del gruppo a Udine riguardante le elezioni. «Nulla di romantico», aveva detto, convincendo i militari.

E anche per Marsilio, che ha dovuto giustificare – come Cacitti – un breve soggiorno all’Acqua Dome-Tirol Therme Langefeld in Austria, si è trattato di occasioni istituzionali. Come anche la cena a Sappada, alla quale avevano partecipato alcuni amministratori per discutere dell’annessione al Friuli Venezia Giulia della località cadorina.

Perplessità tuttavia sono state manifestate dal pm riguardo ai pernottamenti triestini all’hotel Colombia in una notte tra due sedute consiliari, tuttavia ha prevalso nella richiesta del procuratore facente funzioni la difficoltà di ipotizzare (anche per Cacitti) la chiara consapevolezza dell’assolutà estraneità di questa spesa tra quelle rimborsabili. Insomma chi ha dormito in albergo a Trieste (pur essendo rimborsato a forfait) non lo ha fatto, sempre secondo il pm, per dolo, per trascuratezza o superficialità. Non certo per colpa, considerata l’esiguità della cifra.

Nel giorni scorsi erano finiti, in quello che viene definito l’elenco dei consiglieri “promossi”, anche Franco Codega, Igor Gabrovec e Roberto Novelli, eletti rispettivamente nelle fila del Pd, dell’Unione slovena e del Pdl. Il primo era stato citato per due voli su Roma, poi risultati collegati ad attività istituzionali. Il secondo per due necrologi. Il terzo per due pernottamenti a Udine, che erano stati pagati per due sociologhe, e per un viaggio ad Atene dedicato a un progetto su cittadinanza e Costituzione.