Dalla Luna fascino e condizionamento

di ESTHER DEMBITZER
La splendida Luna ha sempre affascinato e in parte condizionato la vita e le credenze umane. Il nostro satellite varia colore e dimensione: appare rosso e più grande quando si trova all’orizzonte, ma il fatto si spiega con la presenza e lo spessore della nostra atmosfera che filtra le radiazioni luminose. Si crede che influisca sulla meteorologia, per cui, per esempio, se un novilunio compare alla fine di marzo e ovviamente il mese lunare prosegue per gran parte di aprile, responsabile del ritardo stagionale è proprio la Luna, che si è formata nel mese precedente. O, meglio, che influisca sul clima: dicevano i latini, «Quarta vel quinta qualis sit tota Luna talis»  in altre parole il quarto o quinto giorno della lunazione determina il comportamento meteorologico dell’intero mese. Oggi ci si accontenta del primo giorno per stabilire le condizioni meteo successive; c’è poi chi sostiene che il plenilunio scaccia le nuvole. È intuitivo comprendere come la cosa sia improbabile: sia perché tutte le località poste alla medesima latitudine dovrebbero subire lo stesso influsso e avere lo stesso clima sia perché la luce che la Luna piena invia alla Terra è circa un milionesimo di quella solare e sarebbero necessari 400 giorni consecutivi di plenilunio per trasmettere l’energia luminosa che il Sole ci dona in un minuto. Sembra provato, invece, che il chiarore plenilunare sia sufficiente per dirigere i movimenti di alcune piante, che guardano in effetti verso quella sorgente di luce. Sono poi reali i movimenti mareali sulle masse d’acqua, prodotti per la massima parte dalla gravitazione lunare, già noti agli antichi greci e riscoperti da Newton; così come la stessa forza gravitazionale è responsabile di lievi maree terrestri e lievissime maree atmosferiche, con una variazione massima di pressione un 1/18 di millimetro di mercurio in più o in meno. L’ampiezza delle maree marittime risente di molti fattori: la conformazione delle coste, la profondità dei fondali, le condizioni meteo, le posizioni reciproche del Sole e della Luna. È massima nelle fasi di Luna nuova e Luna piena – maree sigiziali – quando i due astri sono allineati e i loro effetti gravitazionali si sommano, minima nelle fasi di quadratura lunare. Le maree hanno anche un’altra importante conseguenza: a causa dell’attrito provocato soprattutto sui fondali oceanici, la rotazione terrestre rallenta lentissimamente, causando un allungamento del giorno mediamente di 1,7 millesimi di secondo al secolo. Si è calcolato che nel periodo Devoniano, 400 milioni di anni fa, il giorno durasse 21,8 ore, a fronte di un anno di circa 400 giorni. La Luna, a sua volta, è costretta a prendere le distanze, ampliando la propria orbita. Ogni anno si allontana dalla Terra di 3,7 centimetri. Un altro importante ruolo del nostro satellite è il fatto che la sua presenza contribuisca alla stabilizzazione dell’asse di rotazione terrestre. L’inclinazione dell’asse, che consente l’alternarsi delle stagioni, il maturare dei frutti, il riposo invernale della Terra, è soggetta a una oscillazione minima di 1° 18’ nell’arco di 41.000 anni circa. Se la Luna non esistesse, l’asse terrestre potrebbe oscillare in modo casuale e caotico, con conseguenze disastrose sul clima e quindi sulla possibilità di vita sul pianeta. Il moto lunare è fortemente influenzato sia dal Sole sia dalla Terra, tanto che nel 1919 l’astronomo americano Ernst William Brown, nella sua opera “Tavole della Luna” elencava circa 500 perturbazioni all’orbita del nostro satellite. Nondimeno molti antichi calendari, come quelli celtico, cinese e arabo, sono lunari o, come quello ebraico, lunisolare. Qualsiasi sia il vostro calendario, il 4 gennaio del 2011 nascerà una nuova Luna, che continuerà ad accompagnare il cammino di ciascuno di noi. Buon anno a tutti!