Dolomiti patrimonio dell’umanità

Con la firma apposta a Belluno dal vicepresidente della Provincia di Udine Paride Cargnelutti, è stato compiuto il passo ufficiale che ha portato alla candidatura delle Dolomiti a patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Il dossier e il piano di gestione elaborati da un gruppo di esperti di fama internazionale nominati dalle cinque province promotrici dell’iniziativa (Udine, Pordenone, Belluno, Trento e Bolzano), comprendono, tra le aree proposte, anche una porzione delle Prealpi Carniche coincidente con il Sic ed il Parco delle Dolomiti Friulane. Il materiale scientifico, tramite i Ministeri dei Beni e attività Culturali e dell’Ambiente, è stato inviato a Parigi, dove sarà al vaglio della speciale commissione dell’Unesco che entro giugno si esprimerà in maniera definitiva formulando il giudizio finale sulla proposta.

È da diversi mesi che la Provincia di Udine, in collaborazione con le altre istituzioni del territorio dolomitico, sta lavorando per mettere a punto tutti i dettagli della candidatura, che per l’assessore provinciale Vittorio Caroli, referente per Udine, rappresenta "un passo concreto volto alla valorizzazione del territorio montano". Da quanto emerso durante il periodo di elaborazione del progetto, le montagne friulane sono state apprezzate in particolare per l’elevato grado di wilderness e di naturalità. I fattori morfologici e storici che hanno determinato uno scarso sviluppo di questi territori hanno permesso altresì di conservarne l’integrità diventando così ora un valore aggiunto verso uno sviluppo sostenibile. Per questo esiste, tra i sostenitori istituzionali della candidatura, un cauto ottimismo sul buon esito della stessa.

2 Risposte a “Dolomiti patrimonio dell’umanità”

  1. Ecco perchè Pittini e Fantoni hanno modificato il tracciato dellìelettrodotto, che ora evita il S.I.C. del Coglians…e passa per PROMOSIO.

    Il gjaul las cjate dutes…

  2. Cara Daniela mi sa tanto che quella gente li …… no fas nue par di bant…

    Maman

    Aldo

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