Elettrodotto: la Regione al fianco dei sindaci per chiedere a Terna l’interramento


di Gianpiero Bellucci

I sindaci non saranno più soli: la Regione affiancherà i Comuni nel confronto con Terna spa, gestore della rete elettrica nazionale, per sedersi attorno a un tavolo e valutare altre possibili soluzioni al tracciato dell’elettrodotto da 380 mila volt, Redipuglia-Udine ovest. Infatti, grazie a un ordine del giorno presentato dal consigliere regionale dell’Udc, Alessandro Tesolat e votato ieri notte all’unanimità da tutta l’assemblea, entro breve sarà costituito un tavolo tecnico per tentare, prima del termine ultimo dell’iter, una strada alternativa. Una soluzione che per i sindaci dei Comuni interessati all’attraversamento del tracciato significherebbe l’interramento, per qualcun altro anche un utilizzo di tralicci monostelo, meno impattanti a livello visivo. Questo, commenta Tesolat, «è un risultato importante e positivo perché così i Comuni non sono più da soli nel confronto con Terna.  La Regione scende in campo tramite il vicepresidente e assessore all’anergia, Luca Ciriani che grazie a questo ordine del giorno dovrà convocare al più presto un tavolo tecnico al quale prenderà parte la commissione regionale competente, i sindaci e Terna». Inoltre, aggiunge Tesolat, «ci si potrà avvalere di un soggetto terzo» come la paventata università di Padova. Entusiasta il commento dei sindaci che ora attendono la convocazione del tavolo. L’apprezzamento per l’ordine del giorno che darà vita al tavolo tecnico arriva in particolare dai primi cittadini. Da quello di Pavia di Udine, Mauro Di Bert che afferma: «È una cosa estremamente positiva e apprezzabile, meglio tardi che mai». L’auspicio del sindaco Di Bert è che «si possa raddrizzare una situazione partita male, un iter che fin dall’inizio, quando governava la giunta regionale Illy, doveva essere diverso». E ancora, soddisfazione arriva anche dal sindaco di Mortegliano, Alberto Comand: «È un fatto assolutamente positivo per noi sindaci che da diversi anni stiamo seguendo questa vicenda. L’impatto di una linea aerea da 380 mila volt sarebbe devastante e l’unico modo per attenuare tutto ciò sarebbe l’interramento». Più duri i toni del sindaco di Lestizza, Geremia Gomboso: «Sicuramente c’è apprezzamento per questa novità, ma corriamo un grosso rischio accettando l’ingresso di un terzo soggetto quale l’università di Padova. Quanto a Terna, è stata molto scorretta nei nostri confronti. Va chiarito che noi non siamo contrari al progresso, ma qui si stravolge il territorio. Se esistono modi per interrare, bisogna farlo perché una barriera di 40 chilometri è sconvolgente per il territorio friulano».