Enemonzo: Sit-in del sindaco davanti alla Federcalcio a Roma

di Gino Grillo.

Deferite dalla federazione calcio Figc al procuratore federale diverse squadre di calcio, dilettanti e professionistiche per presunti illeciti, il procuratore federale convoca gli interessati a Roma, in via Campania, il prossimo 7 marzo alle 15, sede della Figc nazionale. Infuriato il sindaco di Enemonzo, Paolo Iussa: fra i convocati anche la squadra di casa, l’Asd Edera. E ora il sindaco si propone di recarsi «a mie spese a Roma per sedersi davanti la porta della Figc per protestare e farmi spiegare come si possano perdere tempo e sprecare soldi per queste futili cose». L’antefatto: nel 2011 sono stati effettuati nella nostra regione due tornei di calcio giovanili riservati alla categoria “Esordienti a 11”. Uno fu organizzato dalla SS Sangiorgina e uno, il 15° Memorial Loris Pillinini, dall’Ads Tolmezzo Carnia. A questo torneo presero parte 8 squadre: oltre alla squadra ospite, l’Asd Gemonese, l’Asd Tricesimo calcio, l’Asd Buiese, l’Asd OL3, l’Asd Tarcentina, l’Asd Edera e l’Udiense Calcio Spa. La disposizione organizzativa fissata per questi trofei prevedeva che le società avessero potuto schierare solo 5 giocatori nati nell’anno 1999 e seguenti. Quattro squadre ottemperano all’obbligo, le altre no: per loro scatta il deferimento. In particolare all’Udinese è contestato l’utilizzo di un numero maggiore di 5 giocatori nati nel 1999, così pure alla Tarcentina, al Tolmezzo calcio mentre l’Edera avrebbe schierato pure giovani nati nell’anno 2000, in palese contrasto con le direttive della Figc per questo tipo di torneo. Le dichiarazioni degli interessati rilasciate in prima convocazione a Pordenone, spiegavano come si fosse giunti a schierare giovani di età diversa al torneo, per poter permettere l’esecuzione dello stesso, in mancanza di giovani di età consentita. Da qui l’accusa a dirigenti e rappresentanti delle varie società di «violazione del dovere di osservanza delle norme e degli atti federali e dei principi di correttezza, lealtà e probità». A queste e altre accuse i deferiti dovranno presentarsi davanti alla commissione romana della Ficg presieduta da Giancarlo Abete. «Sono cose che non stanno né in cielo né in terra – sbotta Iussa – non capisco come si possano perdere dietro a queste cose. Questi tornei vogliono solamente avvicinare i giovani al calcio, salvaguardare le piccole società di calcio, per lo più amatoriali, che attirano e fanno giocare giovani di tutta la Carnia». «Siamo in mano a una tribù di burocrati che non considerano la reale consistenza di queste violazione obbligando persone che svolgono volontariamente ruoli all’interno di queste squadre a trasferte a Roma, che spesse vengono effettuate a spese proprie, a cui si assume anche la perdita della giornata di lavoro».