La Febbre suina non dipende dal fatto di aver consumato carne di maiale, ma il prosciutto San Daniele Dop e’ prodotto solo con maiali italiani e quindi da un punto di vista della sicurezza alimentare e’ lo stesso Consorzio di San Daniele a infondere un messaggio rassicurante attraverso il suo direttore generale Mario Cichetti. "Nessun problema per i prosciutti di San Daniele Dop – rassicura Cichetti all’ADNKRONOS – perche’ sono prodotti attraverso una filiera tutta italiana comune al Consorzio del prosciutto di Parma, che comprende 5.000 allevamenti, 120 macelli che confluiscono in 31 prosciuttifici di S. Daniele in Friuli, e in 180 di Parma". Cichetti tiene a precisare che, controlli e monitoraggi quotidiani per questo tipico prodotto friulano vengono effettuati dall’autorita’ sanitaria su tutto il territorio di produzione attraverso una rete capillare di veterinari e che, in caso di emergenza, l’allerta scatta nel giro di 6-8 ore. E comunque, sottolinea che si tratta di "un’influenza che non si trasmette da animale a uomo, non attraverso il consumo, ma da uomo a uomo come una qualsiasi influenza". <
In particolare, il prosciutto di San Daniele Dop viene prodotto esclusivamente con carni provenienti da suini nati allevati e macellati in 10 Regioni piu’ precisamente in Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Umbria, Toscana, Lazio e Abruzzo. Dunque nessun aimportazione di carne tantomeno dal Messico e dall’America, paesi dove sono stati accertati casi di febbre suina.
Nel 2008 a San Daniele sono stati prodotti 2.756.379 prosciutti DOP, la selezione della materia prima ha inciso mediamente per circa l’12% del consegnato, lo scarto a fine lavorazione ha inciso per lo 1,8%. Il giro d’affari annuo e’ di 330 milioni di euro l’anno.
Il Consorzio – su incarico del Ministero delle Politiche Agricole – vigilia costantemente affinche’ il prosciutto di San Daniele sia tutelato anche sul mercato a difesa del consumatore. Anche nel 2008 – come da sempre – il prosciutto di San Daniele e’ stata la DOP piu’ controllata in Italia, infatti, oltre il 56% della materia – pari a 1 milione e seicentomila cosce – prima introdotta dalle aziende e’ stata controllata dall’Istituto Nord Est Qualita’ (ed ovviamente il 100% del consegnato subisce anche la selezione qualitativa dei prosciuttifici).
In Italia si producono circa 9 milioni di suini all’anno, che sono destinati principalmente alla produzione di prosciutti Dop. Tali animali sono tutti nati ed allevati nel nostro Paese e sono sottoposti a rigorosi controlli dalla nascita fino alla macellazione direttamente dalle Autorita’ Sanitarie italiane e da sistemi di controllo sorvegliati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Anche le produzioni derivanti dai suini italiani sono sottoposte a controlli quotidiani da parte dei veterinari italiani.
il nostro crudo non lo tocca nessuno..è troppo buonoooooooo.