Forni di Sopra: malcontento tra abitanti e turisti per l’installazione di un impianto fotovoltaico


di Ciriaco Colella Forni di Sopra

Quella che fino a poche settimane fa era una bella zona della immediata periferia dell’abitato di Forni di Sopra – via Plan del Moro – mèta di quotidiane piacevoli passeggiate da parte di numerosi villeggianti, poiché facilmente raggiungibile con comoda strada, si presenta attualmente come un vero e proprio cimitero e/o pianeta senza vita, per la eliminazione, tuttora in atto, di numerosi, forse centinaia, alberi di abete di alto fusto. Un crinale di circa due ettari della indicata zona, attiguo alla strada, a poche centinaia di metri dal centro abitato, sarà quanto prima interamente coperto di tralicci zincati e tenebrosi specchi neri (pannelli solari), a opera della società idroelettrica locale, nonché del Comune e altra non bene precisata società privata.  Tale trasformazione suscita comprensibile malcontento soprattutto in quei proprietari di vicine abitazioni, ai quali, peraltro, non sarà dato loro di installare analoghi pannelli nelle rispettive area di giardino. Altrettanto delusi resteranno quei villeggianti che, ancora ignari del cambiamento, durante l’estate in corso si portavano in quella zona per la solita passeggiata, in quell’angolo di “paradiso”. La gente del luogo tace, ma allo stesso tempo appare disorientata e incredula, soprattutto per la celerità delle relative pratiche e/o procedure, nonché per la immediatezza dei lavori tuttora in atto, mentre regnava un misterioso silenzio per un’opera di così vasta portata. Infatti, durante la scorsa estate 2010 nulla lasciava presagire una simile trasformazione, ma, stranamente, nel novembre successivo erano già all’opera le ruspe per l’abbattimento dei primi alberi di alto fusto e la collocazione dei primi pannelli solari, facenti parte del primo dei tre lotti. Si confida nella sensibilità degli organi e/o autorità compenti affinché vogliano rivedere la situazione alla luce di eventuali nuovi elementi, perché quella bella zona boschiva della immediata periferia possa rimanere, quanto meno, a prato e non ridotta a una lastra uniforme di zincati elementi e/o tenebrosi specchi neri, su di una vasta superficie di ben 10.200 metri quadrati circa; ciò, soprattutto al fine di ridurre il grave impatto ambientale e paesaggistico del comune di Forni di Sopra, conosciuto da tutti come la “perla” delle Dolomiti friulane.


4 Risposte a “Forni di Sopra: malcontento tra abitanti e turisti per l’installazione di un impianto fotovoltaico”

  1. Come al solito qualcuno ci guadagna, all'italiana, alla faccia dell'impatto ambientale, della tutela della natura, della salvaguardia della qualità della vita degli abitanti presenti e futuri e del senso civico. E dire che il senso civico dovrebbe arrivare proprio dalle persone che lavorano nelle amministrazioni. Se questo è rispetto….!?! Ad ogni modo queste cose insegnano che tutti, proprio tutti, i cittadini di un paese sono tenuti a partecipare alla vita amministrativa in modo da essere informati nei modi e tempi opportuni. Purtroppo non è possibile per tutti e poi accadono casi come questo…a cose fatte ormai resta ben poco da rimediare. gli alberi li hanno già tagliati, giusto?

  2. Ma è possibile che si pensi di fare un impianto fotovoltaico in una località in cui piove o nevica per i 2/3 dell'anno e in cui l'energia elettrica è già prodotta da fonti rinnovabili presenti in loco e chiamate IDROELETTRICA?
    Perchè quaste gente ha potuto fare una cosa del genere a Forni senza problemi quando in centro anche per il colore della propria casa, delle proprie finestre o del proprio tetto si deve chiedere il permesso in Comune?
    Forse però dimentico che a Forni sono solo i proprietari di seconde case a dover sottostare alle regole, vista la presenza di numerose costruzioni in cemento autorizzate ai fornesi…

    VERGOGNA

  3. Vedo con piacere in questo spazio la mia lettera riguardante i pannelli fotoovoltaici di Forni di Sopra,  pubblicata  sul quotidiano 'Messaggero Veneto' del 28.07.2011 e, grato per la solidarietà sin qui espressa da alcuni lettori, desidero informare anche di quanto segue.
    Come già detto nella menzionata lettera, durante l'estate dello scorso anno nulla lasciava presagire una simile trasformazione di una delle zone più belle della immediata periferia di Forni di Sopra.
    Tutto sarebbe stato  perfezionato dall'Amministrazione Comunale, con incredibile velocità, nell'arco di tempo che va dal novembre 2010 a febbraio 2011, ovvero in totale assenza dell'attenzione dei proprietari forestieri della zona interessata e della maggior parte dei villeggianti.
    Infatti, le relative delibere che formalizzano la individuazione della zona, denominata zona 'Q' per la installazione di pannelli fotovoltaici, sono datate 25.11.2010 (di giunta)  – 09.12.2010  e 19.02.2011; ma pare che  già alcuni giorni prima della data della prima delibera le ruspe erano già all'opera per la realizzazione del primo dei programmati tre lotti che dovranno essere quanto prima realizzati lungo un pendio di circa 10.200 mq..
    Andrebbe inoltre osservato che dalle menzionate delibere emerge che nella individuata zona 'Q'  'non si ravvisano effetti significativi sull'ambiente' (pur trattandosi, si badi bene, di una lastra uniforme di pannelli fotovoltaici  fissi, ravvicinati, lungo un pendio di circa 10.200 mq).
    Ma la cosa che desta maggiore perplessità è il fatto che l'asserita assenza di effetti significativi sull'ambiente avrebbe consentito all'amministrazione Comunale di adottare una procedura d'urgenza, derogando così dall'osservanza della nota direttiva n. 42/2001/CE, che in casi simili prevede l'applicazione della cosiddetta procedura completa VAS (Valutazione Ambientale Strategica). 
    Mentre, com'è noto, il progettato impianto viene a trovarsi nella immediata periferia (lungo via Plan dal Moru), ai margini di una comoda strada asfaltata che unisce il centro abitato con il villaggio 'Tintai', a circa 400 metri, in linea d'aria, dalla estremità del campanile della Chiesa locale sottostante il prolungamento di detto pendio ed è vista da gran parte dell'abitato, soprattutto dal lato Ovest. 
    Viene di domandarsi a chi giova tutto ciò.  Certamente non ai proprietari forestieri della zona, non ai villeggianti; ma sicuramente alle due società che insieme al Comune di Forni di Sopra,  con le modalità che sembrano essere quelle di un vero 'colpo di mano'  hanno progettato di realizzare una trasformazione di così vasta portata, tenuta misteriosamnte celata fino al  novembre dello scorso anno 2010.

    Ciriaco Colella 

  4. Per il “Fornese incazzato” che ci ha inviato un commento: la e-mail richiesta deve essere reala, altrimenti non possiamo postare il commento.

    BdAR

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