Forni di Sopra: si simula un’attività turistica, Studenti del Percoto a scuola d’impresa


di Gino Grillo.

Il liceo Caterina Percoto di Udine affitta un’azienda in montagna per permettere agli studenti delle classi terze di simulare l’avviamento e la gestione di una attività come veri e propri “piccoli imprenditori”. In questi giorni 21 allievi della classe terza Cu di Scienze umane si trovano a Forni di Sopra a gestire un ristorante con alloggio denominato, dal nome di un celebre folletto locale, Masaroul. Ad accompagnarli le docenti Monica Lucchini ed Emanuela Surza nonché Alice Michelutti, giovane veterinaria che ha proposto il progetto Sbilfpopoli Ja adottato dalla scuola. I ragazzi, come ha illustrato la rappresentante degli studenti Federica Boccongelli, si sono sottoposti a un corso di formazione, dividendosi in gruppi e improvvisandosi imprenditori nel campo gastronomico, dei servizi, di marketing e di gestione economica per offrire al potenziale cliente un soggiorno piacevole. Sono stati così predisposti percorsi tematici, studiati appositamente per attirare i potenziali clienti, i turisti, in campo floristico, faunistico, culturale e gastronomico. Il giorno successivo sono arrivati i primi clienti, una cinquantina di ragazzi della loro stessa scuola delle classi seconde che sono stati accuditi dai neo imprenditori in maniera impeccabile. Non sono mancate le interazioni con la popolazione locale: gli studenti hanno contattato alcune persone del posto che volontariamente si sono messe a disposizione , così come pure il corpo forestale regionale che ha accompagnato gli studenti, prima gli “imprenditori”, poi anche i “turisti”, in escursioni nella natura e con la partecipazione dell’Associazione protezione ecosistemi. Oggi l’ultima prova vedrà ospiti del Masaroul i genitori degli stessi studenti che saranno trattati come clienti della struttura. Un’iniziativa questa che ha ricevuto segnali incoraggianti, tanto che sono già giunte prenotazioni per ripetere l’esperienza con altre classi durante il mese di giugno. Al momento si tratta di studenti dello stesso Liceo, ma si conta di proporre il progetto anche ad altre scuole nazionali e internazionali che fungeranno da cassa di risonanza sia per il liceo Percoto che per la località dolomitica.