Friuli: «Radio e tv in marilenghe» Il Friuli diffida il governo


di Ilaria Gianfagna

Stanchi di non vedere né sentire trasmissioni in friulano, prendono carta e penna e preparano una diffida indirizzata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, al ministro dello sviluppo economico Paolo Romani e alla Rai. Obiettivo: garantire programmi radio e tv in friulano e chiedere l’attuazione della legge 482, pena un’azione legale. Hanno sottoscritto il documento il Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli, il Codacons Fvg, la Provincia e il Comune di Udine, l’Arcivescovado, l’Università degli studi di Udine e la Società Filologica Friulana, che diffidano gli enti istituzionali ad «adottare, per quanto di propria competenza, tutte le necessarie misure, provvedimenti, atti amministrativi generali, necessari ad attuare le prescrizioni di cui alla legge 482/99, in materia di tutela della minoranza linguistica friulana e della lingua friulana, e in particolare a prevedere l’obbligo di adottare le prescritte convenzioni per l’individuazione dei livelli di tutela della lingua friulana, nonché, quanto alla Rai Radiotelevisione Italiana di prevedere e garantire  la programmazione di trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua friulana nell’ambito territoriale del Friuli Venezia Giulia (e nello specifico di notiziari, programmi culturali e di intrattenimento di alto livello qualitativo) con modalità rispondente ai criteri individuati in tale ambito, ai sensi di legge». La diffida è stata inviata per conoscenza anche al Ministero degli Interni, alla sede regionale della Rai Fvg, all’Agcom e al Corecom Fvg. «Se tali prescrizioni non verranno soddisfatte nel termine di 90 giorni – continua la nota – le associazione firmatarie saranno legittimate ad agire giudizialmente nei confronti dei soggetti destinatari della presente diffida, anche tramite l’intervento volontario nei procedimenti già in corso, per l’attuazione delle stesse nonché per il risarcimento dei danni conseguenti». Dalla Rai Fvg non arriva nessun commento, solo una dichiarazione del direttore Roberto Collini che ricorda: «Ho scritto al nuovo assessore regionale alla cultura e aspetto ancora una risposta sul tema friulano». Il riferimento è all’assessore Elio De Anna, che ha preso il testimone dal collega Roberto Molinaro. In particolare, i firmatari ricordano che il friulano nel 1999 è stato riconosciuto come minoranza linguistica storica e che tutte le disposizioni in materia di friulano per la sua tutela sono state «integralmente e completamente disattese». In attesa di una risposta, hanno firmato la diffida il presidente Comitato per l’Autonomia e il rilancio del Friuli Gianfranco D’Aronco, il presidente del Codacons Vitto Claut, il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il sindaco di Udine Furio Honsell, l’arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato, il rettore Cristiana Compagno e il presidente della Società Filologica Friulana Lorenzo Pelizzo.