Friuli: allarme del CAI, sentieri senza fondi e a rischio cancellazione

di Giancarlo Martina.

Il Cai non può assicurare la manutenzione dei sentieri di montagna nell’area del Tarvisiano e del Gemonese. A malincuore lo segnala Danilo Bettin, presidente della Commissione Giulio Carnica Sentieri che interviene in seguito alla notizia data dal Messaggero Veneto a al riguardo di due giovani escursionisti friulani “Recuperati su un sentiero franato e impercorribile” in Val Dogna. Bettin, ricorda che tutti gli escursionisti prima di partire dovrebbero documentarsi sul sito della Commissione, www.sentiericai-fvg.it. In questo caso avrebbero visto che il sentiero 652 non fa più parte del catasto in quanto appunto soppresso. «Questo sentiero – precisa Bettin -, era stato dismesso dalla Commissione Giulio Carnica Sentieri (organo tecnico del Cai deputato alla gestione dei sentieri) nel 2010, appunto in quanto impercorribile per ripetuti eventi franosi. Tutto il territorio della Val Dogna presenta un’alta problematica di instabilità geologica; numerosi gli eventi avvenuti in questi ultimi anni che anno portato al doloroso ma necessario taglio di sentieri causa frane smottamenti ecc. E il sentiero 652 non è stato il solo a essere soppresso». «Il ripristino – lamenta il responsabile del Cai -, richiederebbe risorse importanti in un momento in cui mancano le risorse per la manutenzione della rete dei sentieri come la pulizia dei fondi, il ripasso della segnaletica orizzontale, la nuova segnaletica verticale». Attualmente in Friuli ci sono 528 sentieri per uno sviluppo di 4.800 km, il lavoro di manutenzione di questa estesa rete sentieristica viene svolto da soci volontari del Club alpino italiano (circa 250 in tutta la regione) che non percepiscono alcun compenso per questo immane lavoro. I sentieri che devono essere sottoposti a manutenzioni sono quelli dell’elenco regionale. Ogni anno, in intesa con le Comunità montane che finanziano le spese vive e l’acquisto di attrezzature (tabelle indicatrici e lavori eventualmente eseguiti da ditte specializzate) e i contributi sono dettagliamente rendicontati prima di essere elargiti. «A differenza della altre Comunità montane, quella del Gemonese, Valcanale e Canal del Ferro – spiega Bettin – nel 2011 non ha finanziato il piano presentato dalla Commissione sentieri e stessa cosa anche per l’anno in corso. Nel territorio di questa Comunità ci sono 135 sentieri con sviluppo di 1.200 km e sono i sentieri maggiormente frequentati da turisti stranieri vista la vicinanza con Austria e Slovenia e il problema era stato segnalato anche al presidente della Regione Renzo Tondo. Ora, però, a stagione ormai avanzata la Commissione Giulio Carnica Sentieri non è in grado di assicurare la transitabilità di molti sentieri e alcuni di essi al momento non sono percorribili. Se questa situazione dovesse perdurare saremmo costretti a dismettere molti percorsi e ad eliminarli dal catasto della rete escursionistica del Fvg».