Friuli: api e vespe: fino a 50 SOS ai Vigili del fuoco ogni giorno


dal MV di oggi

Fino a 50 chiamate al giorno sono abituali d’estate, tanto che ora gli Sos dei privati non vengono accolti a meno che non provengano da soggetti allergici. Si tratta delle richieste di aiuto per liberare edifici, giardini e angoli di strada da vespe, api e calabroni. Rappresentano una costante nei mesi caldi, ma gli interventi vengono autorizzati solamente per edifici pubblici, scuole, municipi, strutture sanitarie e sedi dei centri estivi, come quello che, giorni fa, ha visto i vigili del fuoco al lavoro, dinanzi a una cinquantina di bambini. Chi esibisce un certificato che attesti una sindrome allergica può richiedere una bonifica della propria abitazione. Altrimenti dal Comando provinciale dei vigili del fuoco viene fornito un elenco di apicoltori capaci di operare in questi frangenti.  A infittire durante la stagione estiva il carico di lavoro del Comando provinciale – oltre 200 i vigili del fuoco permanenti in servizio più 250 volontari – ci sono poi i roghi in montagna, la ricerca delle persone disperse, il presidio nelle località balneari, ma anche gli incidenti stradali. «In luglio – riferisce il funzionario del Comando provinciale di Udine, Valmore Venturini – abbiamo aperto il distaccamento stagionale in via Mezzasacca a Lignano che conta sulla presenza di 4 uomini permanenti e di un volontario in servizio discontinuo fino al termine di agosto. Inoltre è stato istituito il presidio acquatico di superficie (soccorso ai bagnanti e in laguna) che funzionerà in agosto, fra sabato e domenica e a Ferragosto, e che conta sulla presenza di un pilota nautico patentato, due operatori e un’imbarcazione in darsena». Sul fronte della prevenzione antincendio, la convenzione stipulata fra la Direzione regionale della protezione civile e quella che fa capo al Corpo nazionale dei vigili del fuoco permetterà di attivare una sinergia fino alla fine di agosto e di garantire il presidio boschivo. Un altro fronte di intervento consistente nel periodo estivo per i vigili del fuoco è poi quello della ricerca delle persone scomparse che impegna il Nucleo speleo alpino fluviale, all’interno del quale opera Daniele Morandini, uno dei maggiori esperti a livello nazionale