Friuli: bici sui sentieri dei monti, Ascat pronta al confronto

di Tanja Ariis.

L’Asca (associazione delle sezioni montane del Club alpino italiano che comprende le sezioni Cai di Forni Avoltri, Forni di Sopra, Moggio Udinese, Pontebba, Ravascletto, Tarvisio e Tolmezzo) si incontrerà a giorni, dopo la polemica scoppiata un mese fa, con le associazioni locali di appassionati di bicicletta per trovare un accordo sui percorsi da attraversare con le due ruote. L’atteggiamento di Asca, spiega Aulo Magrini, neopresidente dell’associazione, è di grande disponibilità. Tutelare non mummificare. «Nel territorio in cui operiamo – dice Magrini – dobbiamo pensare a tutelare la montagna, capendone allo stesso tempo anche i problemi economici. Le malghe vanno monticate e le bici sono una parte importante per il turismo. La questione delle biciclette sui sentieri si può risolvere: da parte nostra c’è la massima attenzione e disponibilità, a eccezione di quelli più critici. Poi con i Comuni saranno messe le apposite segnaletiche». Territorio. Contano 2 mila soci le sezioni organizzate in Asca che opera su tutte le Alpi Carniche e Giulie: ben 190 mila ettari, con circa 40 mila ettari di Sic (siti di interesse comunitario) e tutta la zona è Zps (zona di protezione speciale). C’è dentro il Parco delle Prealpi Giulie e il Parco delle Dolomiti friulane, ma anche 200 malghe, boschi, corsi d’acqua. «Abbiamo – dice Magrini – una massa di gravità e di peso per far conoscere, capire e pesare i problemi delle nostre Alpi sul Cai regionale e nazionale. Vogliamo contare di più». Si pensa anche a intensificare i rapporti con Slovenia, Carinzia e Veneto. Liberi e responsabili. «È il messaggio – dice Magrini – che noi vogliamo dare: andare in montagna infonde una meravigliosa sensazione di libertà, ma ci si deve andare ben attrezzati e preparati per non farsi male, bisogna essere cioè responsabili, come bisogna esserlo verso l’ambiente, rispettando una natura che è straordinaria. Bisogna tutelare, difendere e far conoscere il patrimonio naturale». I volontari del Cai. Qualche centinaio di km qui sono gestiti dai volontari del Cai che iniziano le manutenzioni in questo periodo. «A loro – afferma Magrini – bisogna essere assolutamente grati, perché rendono percorribili tanti sentieri. È un’attività intensissima». Ma quest’anno ancora non arrivano i contributi per le spese. Più giovani in montagna. In Austria l’età di chi frequenta la montagna è vertiginosamente più bassa che da noi: ci vanno fin da giovanissimi ed è fondamentale. L’Asca ha ora un corso per alpinismo giovanile con già una decina di iscritti ed è una novità importante. Partirà dalla basi: imparare a orientarsi in montagna, riconoscere animali e piante, andare per rifugi, accendere e spegnere un fuoco in sicurezza e tanto altro. Leggimontagna. Dopo il successo del 2012 per il secondo anno tornerà a settembre in abbinamento con la Festa della mela. Leggimontagna è alla 11^ edizione. «Quest’anno – dice Magrini, rivelando la novità per avvicinare più il pubblico all’evento – da metà agosto a settembre faremo girare i filmati di Leggimontagna nelle sezioni Cai perchè soci e turisti possano vederli e dire la loro, fermo restando il lavoro delle giurie», di cui faranno parte, per le opere letterarie e filmate, anche Gian Paolo Gri e Dante Spinotti. E ci sarà la seconda edizione della sezione audiovisivi riservata alle scuole.