Friuli: «Bonifica, i Consorzi si salvano», la Regione contro il governo

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di Mattia Pertoldi.

La Regione si schiera a difesa dei Consorzi di bonifica entrati nel mirino del Governo dopo l’annuncio di Renzi che li vuole tagliare, considerandoli enti inutili. Il vicepresidente Sergio Bolzonello, rispondendo a un’interrogazione in materia presentata dal leghista Claudio Violino ha spiegato come i quattro enti del Friuli Venezia Giulia «rappresentino uno strumento operativo irrinunciabile nella gestione e nella tutela del territorio agricolo ed extra agricolo». In regione l’Associazione dei Consorzi, costituita nel 2009, coordina l’attività delle quattro realtà presenti sul territorio – Ledra Tagliamento, Bassa friulana, Cellina Meduna e Pianura Isontina – con 230 dipendenti a libro paga oltre a un presidente, due vice e un direttore per ogni ente. Il Governo ha messo nel mirino l’attività dei Consorzi a livello nazionale tenendo in considerazione come, in diverse parti d’Italia, gli enti segnino una passività costante di decine di milioni di euro. In Fvg, però, la situazione è diversa perché i Consorzi hanno l’obbligo del pareggio di bilancio, pena il commissariamento immediato. Trieste, inoltre, finanzia soltanto le spese destinate agli investimenti, mentre il resto degli incassi è legato alle bonifiche idrauliche effettuate nel corso dell’anno e alla riscossione dei canoni. E le minacce di cancellazione ventilate qualche settimana fa da Renzi, nell’ottica delle nuove politiche di contenimento della spesa e di eliminazione degli organismi ritenuti inutili, hanno alzato il polverone delle proteste all’interno dei confini regionali con Dante Dentesano prima, vice presidente nazionale dell’Anbi e numero uno dell’Associazione dei Consorzi oltre che del Ledra Tagliamento, e Claudio Violino poi. L’ex assessore regionale all’agricoltura, infatti, ha presentato alla giunta un’interrogazione in cui chiedeva alla maggioranza di prendere «una posizione ufficiale sui consorzi» data «l’ingiusta e ingenerosa campagna denigratoria di cui sono vittima enti utili e preziosi che vengono assimilati ad altri carrozzoni indifendibili che hanno prosperato negli ultimi anni». Violino ha ricordato sia i rigidi vincoli a cui sono sottoposti i Consorzi in Fvg, con tanto di presenza vincolante degli enti locali all’interno degli organi di gestione, che il percorso intrapreso da quello della Bassa Friulana e del Ledra Tagliamento. I due enti, infatti, hanno avviato un percorso di fusione «compiendo un’apprezzata operazione di razionalizzazione delle spese e di maturità». Bolzonello, nella replica, non ha soltanto evidenziato l’irrinunciabilità degli enti in campo agricolo, ma ha anche assicurato come la giunta «non mancherà di sottolineare la posizione del Fvg al Governo centrale nell’interesse dell’intero territorio regionale».