Friuli: caserme aperte, perché quei bambini sui blindati?


di Massimo Ceccon Udine, lettera al MV di oggi

Scrivo queste poche righe per rivolgere un invito ai genitori. Nei giorni scorsi ho potuto vedere e leggere i servizi relativi all’iniziativa “caserme in piazza”, proposta la scorsa domenica a Udine. Esperti, appassionati e curiosi passanti hanno potuto ammirare ed approfondire le attività di tutte le forze armate, dall’Esercito alla Guardia di finanza, dai Carabinieri all’Aeronautica e alla Marina, tra gli stand allestiti nel centro cittadino. Gli specialisti dei vari reparti intrattenevano gli spettatori con dimostrazioni della loro preparazione e di come i soldi dei contribuenti siano ben spesi per garantire sicurezza, legalità e pronto intervento nelle città. E tutto questo, bisogna dirlo, nonostante i recenti e perpetuati tagli del nostro (de)cadente governo. E fin qua nulla di strano. Anzi. Bisogna ringraziare queste donne e questi uomini che, nonostante il trattamento svilente che è stato riservato al loro ruolo negli ultimi anni, non si sono persi d’animo anche nei momenti in cui sentivano, come tutti noi, questo Stato un po’ meno il loro. Ma veniamo a ciò che mi ha lasciato perplesso: la fila dei genitori con pargoli al seguito, o viceversa, per far salire i bambini sui mezzi da guerra in esposizione. Cari genitori, spero lo abbiate fatto per poi spiegare ai vostri figli cos’è la guerra, quella che il nostro Paese dovrebbe ripudiare. Spero abbiate spiegato loro che le guerre servono, statisticamente parlando, per fare vittime civili e non per difendere diritti. Spero lo abbiate fatto con la serietà che l’argomento richiede, senza sorrisi di circostanza. Se non lo avete fatto vi prego: fatelo! Perché crescano con la volontà di non permettere più ai loro rappresentanti di investire in missili, caccia bombardieri e simili. Perché formino una società realmente civile, che non abbia più bisogno di esporre un solo mezzo da guerra, se non nei musei ad eterna memoria della stupidità del passato, e non nelle piazze della nostra cara città. Vi ringrazio.


2 Risposte a “Friuli: caserme aperte, perché quei bambini sui blindati?”

  1. Mah! Sono perplesso e sconcertato, non tanto per il contenuto della lettera ma per il fatto che gli sia dato l'onore dell'eccezionalita' tanto da finire pure su questo bello e molto seguito blog.

    Il fascismo ha ucciso lo spirito patriottico degli italiani per cui il tricolore ha dovuto riposare in formalina per 50 anni prima di uscire dagli armadi ed essere di nuovo sventolato con orgoglio (secessionisti permettendo). Stessa cosa per l'inno nazionale che per essere cantato in pubblico c'ha messo un bel po' di anni. 

    Ora siamo alla fase delle manifestazioni di sostegno alle forze armate. Insomma, gli antropologi sono certo hanno gia' tutto scritto. 

    La lettera é contraddittoria perche' prima parla di sacrifici dei soldati e poi allerta tutti dal condannare quello che i soldati fanno. Il lettore si decida! Se i nostri soldati vanno all'estero a fare statisticamente piú danni ai civili che benefici, allora non vanno esaltati i loro sacrifici. Anzi, si invochi il tribunale internazionale dell'Aja per crimini contro l'umanitá (!). 

    Se invece, i nostri soldati, gli italiani in stellette, statisticamente hanno portato vaccini dove di solito non ce ne sono, ospedali dove non ce ne sono, sicurezza dove prima non c'era, che si taccia! 

    Invito il lettore a chiedere alla Julia cos'ha realizzato a Herat nel PRT.

    A mio figlio ho detto che i carri armati sono strumenti che l'Italia usa per aiutare a mantenere la pace nelle zone dove i bambini hanno conosciuto solo la guerra e che servono per garantire la sicurezza agli infermieri e muratori che vanno la' a ricostruire e curare. Non c'e' nulla di cui vergognarsi nell'essere un carrista italiano! Ne' tantomeno un pilota o un alpino.

    Finiamola con la retorica antimilitarista da due soldi. Il giorno che quei carriarmati invaderanno uno stato democratico, mi accodero' a lei a condannare i nostri carri armarti ma visto che quel giorno non arrivera' mai, mi spiace, io sostengo le nostre forze armate ogni giorno e insegnero' a farlo anche ai miei figli.

    Cordialita'. 

  2. che noi siami la con i blindati a fare solo pace keeping è da vedere, siamo la per mantenere anche degli interessi nazionali. da una parte aiutiamo, dall'altra facciamo in modo che ci sia sempre gente da aiutare. e soprattutto non facciamo nulla contro alcuni nostri alleati che per divertimento fanno diminuire quelle popolazioni.
    la guerra è un businness, il resto sono solo cose per farci vedere belli dall'opinione pubblica.

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