Friuli: “Grande Guerra” sul Web, il Fvg apre il centenario

di Alessandro Cesare

La Regione ha chiamato a raccolta comuni, associazioni e portatori di interesse per mettere a punto un piano di azione in vista del centenario della Prima guerra mondiale, che cadrà nel 2014. Ed è proprio la Regione, a pochi mesi di distanza, a mostrare la prima delle iniziative messe in cantiere. Domani alle 11, a Trieste, sarà presentato il Portale della Grande Guerra. Dopo gli interventi “istituzionali” dell’assessore alle Attività produttive Federica Seganti e del direttore di Turismo Fvg Edi Sommariva, toccherà a Fulvio Salimbeni e Fabio Todaro, professore di storia contemporanea a Udine il primo, ricercatore dell’Istituto regionale per lo studio del Movimento di Liberazione del Fvg il secondo, fornire un inquadramento storico della Grande Guerra. Proprio a Salimbeni abbiamo chiesto qualche anticipazione sul portale, insieme a un commento sull’importanza di ricordare la Prima guerra mondiale a un secolo di distanza. Professor Salimbeni, come valuta questa proposta di dedicare un portale internet alla Grande Guerra? «La considero un’iniziativa non solo positiva, ma anche utile. Utilizzare le nuove tecnologie per far conoscere in maniera innovativa la Grande Guerra con i suoi luoghi, le sue memorie e i suoi musei, può rivelarsi una scelta azzeccata». Un progetto non soltanto turistico, ma anche didattico, per migliorare la conoscenza degli accadimenti legati alla Prima guerra mondiale tra i giovani. «Purtroppo la conoscenza dell’argomento Grande Guerra tra i giovani non è delle migliori. Una situazione che sperimento continuamente durante gli esami di Storia contemporanea. Un esempio su tutti è quello di alcuni studenti che, assegnando la vittoria della Prima guerra mondiale all’Impero austro-ungarico, fanno restare Trieste e Gorizia in territorio austriaco anche dopo il 1918. Il portale però non nasce per finalità didattiche, ma turistico-culturali». Tutto questo nonostante il Friuli Venezia Giulia sia una regione ricca di testimonianze e di memorie sulla guerra del 1914-1918. «La nostra regione, per quanto riguarda il fronte italiano, insieme al Trentino è stata un territorio di prima linea, con testimonianze che ancora ben si conservano, dalla Carnia al Goriziano. Per questo possiamo considerarci una regione con grandi potenzialità in questo settore. Basta fare riferimento a Redipuglia, a Oslavia, alle trincee della Carnia o all’Altare della pace di Medea». Il portale è la prima iniziativa legata alle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. Come crede dovrà essere ricordato questo anniversario? «Credo dovrebbero essere sviluppate alcune delle linee guida del portale, dando spazio alla conoscenza dei musei all’aperto come quelli sul Pal Piccolo insieme ad altri aspetti fino a oggi presi poco in considerazione dalla storiografia ufficiale, come la situazione della popolazione civile negli anni della guerra». Ci può anticipare qualche contenuto del portale? «Ci sono vari capitoli dedicati alla Grande Guerra, con cartografie interattive, itinerari, foto e notizie sui personaggi principali dell’epoca, come i comandanti Diaz o Cadorna».