Friuli: il 64% delle famiglie sceglie il Friulano

Di Andrea Valciç
 Un senso di forte commozione. È quello che ho provato nel momento stesso in cui sullo schermo del monitor è apparso il primo lancio dalla Provincia. Compariva il dato, appena comunicato dall’assessore Molinaro, relativo alla percentuale di famiglie che avevano dato il loro assenso all’insegnamento del friulano nelle scuole: il 64% .
      Ho immaginato i genitori dietro quel numero. Le migliaia e migliaia di mamme e papà che hanno detto di sì, che, ancora una volta, hanno creduto fosse giusto che ai propri figli venisse insegnata la lingua di un popolo.
      Una commozione dettata dalla semplicità con cui la maggioranza dei friulani considera la questione anche dal punto di vista strettamente scolastico. Ad essa certo in molti casi va aggiunta la consapevolezza, la coscienza di cosa rappresenti questa scelta, ma oserei dire che a prevalere sia stata la naturalezza del percorso. E questo la dice lunga invece sulle tortuose e traverse vie adoperate da chi tenta, da sempre, di ostacolarne il cammino. <br />
      A chi le scorse settimana portava in campo la crisi, le difficoltà delle aziende e del mondo del lavoro, cui dovevano essere indirizzate tutte le risorse e le attenzioni, giunge ora questa risposta onesta e pulita. Perchè nessuno può dubitare che dietro a quell’assenso non ci siano anche le famiglie di chi si trova in cassa integrazione, che non ci siano le operaie della Safilo, i lavoratori della Caffaro, della Luvata, delle decine di piccole aziende artigiane che chiudono i battenti. O dietro quel 64% ci sono solo i ricchi?
      Penso inoltre che la percentuale potrebbe essere senza dubbio più alta, se non si fosse registrata una vera e propria campagna denigratoria sul friulano a scuola, se, su quei genitori chiamati a decidere, non si fossero riversate le assurdità più incredibili sulla didattica e sulla formazione. Non importa, sarà per la prossima volta, sempre che restino invariati i fondi a disposizione degli istituti.
      Dopo le insinuazioni sul T9 e gli sms in marilenghe, dopo i veleni attorno a costi e lavori del Dizionari bilengal, chissà cosa s’inventerà per bloccare lo sviluppo, l’uso del friulano tra le giovani generazioni?
      Come sempre c’è da attenderci di tutto, ma quel 64%, più che una speranza rappresenta una diga umana. E volete non commuovervi.