Friuli: il cardinale Martini e il ricordo di Eluana

 

Il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, morto ieri pomeriggio a 85 anni, ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico. Una decisione che a Udine viene accomunata alla vicenda di Eluana Englaro, la donna morta, nel 2009, dopo 17 anni di stato vegetativo, nella casa di riposo “La Quiete” di via Sant’Agostino, a seguito dell’interruzione della nutrizione e dell’idratazione previsto dal decreto della Corte di appello di Milano alla quale si era rivolta la famiglia al termine di una lunghissima battaglia giudiziaria intrapresa per far valere il pensiero della figlia che rifiutava, appunto, l’accanimento terapeutico.

Anche se, clinicamente, si tratta di due situazioni diverse, il sindaco Furio Honsell è rispettoso della scelta. «Sono decisioni tremende – afferma – non possiamo che avere il più grande rispetto di partecipazione umana e caritatevole nei confronti del cardinale Martini come di Eluana Englaro». Tutto questo mentre l’iter per l’approvazione della legge sul fine vita non riesce a superare i paletti posti anche dai cattolici in Parlamento.

Honsell, però nonostante il dibattito non accenni a placarsi, oggi come allora parla di scelta di civiltà sancita dalla Costituzione. «Credo che quella sentenza sia estremamente educativa» aggiunge il sindaco ricordando che «accogliendo Eluana, la città ha fatto valere il diritto di un padre di avere giustizia.

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