Friuli: in crisi il Friulano ex Tocai, ora si vende solo Prosecco

Alla vigilia dell’inaugurazione di Vinitaly, la più importante fiera vinicola italiana stanno venendo al pettine i nodi relativi al comparto regionale. I fondi per la promozione del vino Friulano ex Tocai non sono serviti a molto, la vendita langue mentre tira il Prosecco, tant’è che ai vivai di Rauscedo si vendono quasi esclusivamente barbatelle di Glera, il vitigno per il pregiato frizzante. “Non ho gli ultimi dati ma so che ci sono richieste per oltre 14 milioni di barbatelle di Glera, mentre per il Friulano c’era una drastica riduzione. Addirittura Friuli occidentale si estirpano le viti di Friulano per far posto al Prosecco” spiega  Dario Ermacora, vitivinicoltore e presidente di Coldiretti regionale.

Un fatto questo che preoccupa Ermacora perché sempre più il Friuli si distinguerà sui mercati internazionali con vini autoctoni, come il Friulano appunto, piuttosto che con i prodotti internazionali come Merlot Cabernet Pinot e quant’altro che altrove si fanno bene e a buon prezzo.
Sotto accusa per il presindente di Coldiretti, ma anche per quello di Slowfood Colomba, la politica dell’assessore all’agricoltura Violino che ha speso 9 milioni di euro per finanziare la vendita del Friulano nelle sagre locali piuttosto che promuoverlo a livello internazionale. Molti dunque i dubbi su Vinitaly 2012, soprattutto per quel che riguarda le prospettive del mercato italiano.