Friuli: la Lega nord dice no allo smaltimento in regione dei rifiuti della Campania

Il gruppo consiliare regionale della Lega Nord esclude categoricamente che i rifiuti di Napoli possano essere smaltiti in Friuli Venezia Giulia. Per bocca del capogruppo Danilo Nerduzzi, la Lega chiede che la Regione si dichiari indisponibile ad accogliere i rifiuti campani, come hanno già fatto Veneto e Piemonte. "Non siamo disposti – afferma Narduzzi – a fare la carità a una regione, la Campania, che vive con le nostre tasse e sguazza in una palude di sprechi e scandali. Se la Campania non è stata capace di avviare un circuito virtuoso del ciclo dei rifiuti deve pagare di tasca sua. Non solo non vogliamo neanche un sacchetto di plastica della loro immondizia, ma chiariamo fin d'ora che ci ribelleremo a ogni forma di finanziamento che vada a foraggiare le amministrazioni di quella regione".

"Il Nord vuole il federalismo – aggiunge Narduzzi – basta con giochetti e rinvii" e ricorda che "con i 720mila euro dell'Unione europea, anziché investire su turismo e cultura, hanno organizzato il concerto di Elton John. Questa è l'aggravante: non solo chiedono soldi, ma poi li usano così".

Narduzzi infine puntualizza che "abbiamo predisposto una mozione urgente sull'argomento. Non siamo disposti a negoziare".

3 Risposte a “Friuli: la Lega nord dice no allo smaltimento in regione dei rifiuti della Campania”

  1. aggiornamento del 24/11/2010

    ''La Regione Friuli Venezia Giulia non e' disponibile ad accogliere rifiuti da smaltire dalla Campania'': lo ha affermato il vice presidente della Regione, Luca Ciriani. ''Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta – ha detto Ciriani, interpellato dall'ANSA – ma la nostra linea e' questa: non siamo disponibili''. ''I nostri impianti sono gia' saturi – ha sottolineato Ciriani – non accetteremo quelli campani''.

  2. aggiornamento del 28/11/2010

    CRISTIAN RIGO dal MV di oggi

    In Friuli Venezia Giulia non c’è spazio per i rifiuti di Napoli. Né a Udine, né a Trieste. E non ce ne sarebbe nemmeno se l’emergenza fosse al nord o al centro Italia. Nessun motivo politico insomma, ma una semplice, quanto definitiva, valutazione tecnica: nelle discariche della regione non ci sono volumetrie disponibili. Punto. Così, ieri, il presidente Renzo Tondo ha respinto la richiesta di soccorso per la Campania avanzata dal Ministro Raffaele Fitto.

    In occasione della sua visita a Udine per l’inaugurazione della nuova sede del Consorzio acquedotto Friuli centrale costata 24 milioni di euro, il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto ha chiarito anche che il federalismo non mette in discussione la specialità. «Nella riforma sul federalismo – ha detto – il Friuli Venezia Giulia non può perdere la sua specialità. Come è noto – ha proseguito Fitto – le Regioni a Statuto speciale sono escluse in questa fase e vengono regolate da un tavolo a parte. Con il Friuli Venezia Giulia avremo la possibilità di lavorare con il presidente Renzo Tondo a questo tavolo, per definire l’attuazione della riforma federalista – ha concluso – anche per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale».
    Anche perché, ha sottolineato Tondo «la specificità non è un privilegio, ma una responsabilità che abbiamo dimostrato di meritare prendendo a carico nostro la sanità dal 1996 e anche reperendo i fondi per investimenti infrastrutturali di rilievo come la terza corsia e i 100 milioni che garantiremo all’Ato per realizzare le opere necessarie alla distribuzione e alla depurazione dell’acqua».
    Per quanto riguarda i rifiuti invece, nel colloquio avuto con Fitto, Tondo ha ribadito l’impossibilità a ricevere camion di immondizia di altre regioni. «Se tutte le regioni si fossero mosse per tempo e con responsabilità come abbiamo fatto noi – ha detto Tondo – forse non ci sarebbe nessuna emergenza da affrontare. Detto ciò, è chiaro che avendo i mezzi e le possibilità di intervenire potremmo anche fare un ragionamento tutti insieme, ma così non è. Al momento non siamo in grado di aiutare nessuno perché non abbiamo spazi disponibili né a Udine, né a Trieste. Non si tratta quindi di un problema di natura politica, ma tecnica». Domani, al tavolo convocato dal Governo, il ministro Fitto chiederà ufficialmente a tutte le Regioni la disponibilità ad affrontare e risolvere il problema tendendo una mano alla Campania. In quella sede toccherà al vicepresidente Luca Ciriani esporre la situazione del Fvg e dire no ai rifiuti di Napoli. Il ministro Fitto ha comunque assicurato che «non sarà chiesto un sacrificio particolare a nessuna Regione e non ci saranno imposizioni, perchè la disponibilità di tutti risolve il problema senza grandi sacrifici per nessuno. E se c’è un atteggiamento disponibile da parte di tutti – ha aggiunto –, la quantità necessaria di rifiuti da rimuovere in Campania in questi giorni può essere suddivisa nel resto del Paese, senza grandi sforzi per nessuno». Sempre che questi sforzi siano possibili però.
    In merito ai progetti europei di cooperazione transfrontaliera con la Slovenia e all’Euroregione il Ministro si è confrontato con il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. «Stiamo lavorando per risolvere alcune questioni sollevate dalle amministrazioni – ha illustrato Fitto –. Io penso che nei prossimi giorni si possano affrontare e risolvere. Il tema dell’Euroregione è un tema importante sul quale il governo ha l’obiettivo di lavorare in modo coordinato con le autonomie locali. Quindi su questo – ha concluso Fitto – i tempi di realizzazione dovranno essere assolutamente rapidi». In particolare il Comune di Gorizia si aspetta una risposta sui tempi di approvazione del Gect (il Gruppo europeo di cooperazione territoriale promosso assieme ai Comuni confinari sloveni di Nova Gorica e San Pietro Vertojba) da parte del Governo. «Abbiamo spiegato in dettaglio – ha riferito Romoli – la situazione al ministro, chiedendo un suo intervento per accelerare i tempi di approvazione del Gect, pur nella consapevolezza che, essendo coinvolti ben cinque ministeri, l’iter non è dei più semplici».

  3. aggiornamento del 01/12/2010

    di Beniamino Pagliaro

    Le immondizie napoletane aprono un nuovo scontro interno alla maggioranza di centrodestra in Friuli Venezia Giulia. Ieri il presidente Renzo Tondo ha “smentito” il proprio vice, Luca Ciriani, dicendosi disponibile ad accogliere i rifiuti. Che comunque non potranno arrivare prima di gennaio, perchè le discariche regionali sono piene, ha spiegato Tondo. Ma quel che conta è la posizione politica. E infatti nel giro di qualche ora è arrivato lo stop della Lega Nord.

    Dopo giorni di silenzio sulla questione rifiuti, Tondo ha affrontato la questione parlando con i giornalisti a Trieste. Il pensiero del presidente è elaborato: «Dal punto di vista politico», ha spiegato, il Friuli Venezia Giulia è disponibile ad accogliere i rifiuti di Napoli. Ma tecnicamente, per ragioni di saturazione degli impianti, le discariche della regione potranno ricevere i rifiuti napoletani solo da gennaio.
    «Dal punto di vista politico – ha detto il governatore Tondo – non c’é alcuna difficoltà a partecipare a questo percorso. Lo faremo probabilmente da gennaio, quando avremo la disponibilità per accogliere i rifiuti, se ci sarà ancora questa necessità. Adesso – ha ribadito Tondo – non avremmo spazio per nulla».
    In particolare, Tondo ha insistito sul fatto che «c’è la disponibilità politica, purché questo – ha notato – non diventi un alibi. I rifiuti di Napoli non possono diventare una emergenza continua per il resto del Paese. Se si tratta di una emergenza vera, per tre mesi, da gennaio – ha concluso – possiamo discuterne».
    Ecco le condizioni del presidente: ok ai rifiuti da gennaio, e solo per tre mesi. Appena 48 ore fa, però, il vicepresidente Luca Ciriani aveva citato soltanto il nodo tecnico. E la scorsa settimana, invece, aveva detto chiaramente che lo stop a Napoli era anche, in modo marcato politico.
    Il dietrofront non è piaciuto alla Lega Nord. Il capogruppo del Carroccio in consiglio regionale Danilo Narduzzi è saltato sulla sedia quando ha scoperto le dichiarazioni di Tondo. La battaglia è lanciata: la Lega, ha subito dichiarato Narduzzi, è «assolutamente contraria» alla disponibilità politica manifestata dal presidente pidiellino.
    «Noi – ha detto il capogruppo del Carroccio in Regione – non siamo assolutamente d’accordo. La Lega è contraria. Abbiamo già pronta una mozione che impegna la Giunta a non accogliere i rifiuti. Vuol dire che ne chiederemo l’immediata discussione».
    Narduzzi ha chiarito che, sulla questione, la Lega, che fa parte della maggioranza di centrodestra e ha due assessori nella Giunta Tondo, non è disposta ad arretrare di un passo. «Faremo una battaglia – ha dichiarato Narduzzi – fino in fondo».
    Molte altre regioni, comunque, hanno dimostrato di avere le idee poco chiare sulla questione. Molti governatori, all'indomani dell’accordo sottoscritto insieme al Governo per lo smaltimento di 600 tonnellate di rifiuti al giorno. L’intesa raggiunta dal ministro Raffaele Fitto rischia seriamente di impattare sugli scogli di tanti, troppi, distinguo. Ieri, nuovamente, i forti dubbi sul piano sono stati ribaditi da Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Sardegna.
     

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