Friuli: la mancata assistenza fiscale di Inpdap/Inps, niente mod.730

di Paolo Randaccio
Pagnacco

Ho provato ad attendere una settimana dall’annuncio dato dall’ex Inpdap (oggi Inps) con il quale l’ente diceva che l’assistenza fiscale prestata a favore dei propri pensionati e dipendenti fino allo scorso anno (ricezione mod 730) non sarà più operativa e che gli interessati potevano rivolgersi a Caf o professionista per gli adempimenti previsti. Tra le tante notizie non c’è stata traccia di questa decisione, nè, tanto meno, di un commento in ordine alle sue conseguenze negative nei confronti di quella che notoriamente è la parte sociale più debole. i famosi pensionati. Essendo stato l’Inpdap incorporato nell’Inps dal famoso decreto salva-Italia, la cosa che è stata posta in atto subito è stata la cessazione di questa agevolazione che – facendo da pendant a quella dell’Inps dell’anno scorso – ha privato in due colpi (anno 2011 Inps e anno 2012 Inpdap) tutta la platea dei pensionati privati e pubblici della citata assistenza fiscale, che, certamente, non costituisce un obbligo per i sostituti d’imposta, ma è una facoltà. Visto, però, che tra aumento di addizionali e nuove imposte la maggior parte delle pensioni quest’anno risulteranno più basse del precedenteo, si sarebbe potuto soprassedere da questo taglio. Tra l’altro, non va sottaciuto che, comunque, l’alternativa dei Caf o del professionista non risulta equivalente alla predetta assistenza fiscale. Infatti, occorre trovarsi un Caf o un professionista, fissare un appuntamento, e recarsi colà munito di tutte le copie delle ricevute e scontrini fiscali relativi alle spese sostenute nonchè delle visure catastali relative a eventuali immobili presenti in dichiarazione, cosa non richiesta nel caso dell’assistenza fiscale del sostituto. A ciò si aggiunga, altresì, il disagio psicologico di persone anziane che per anni hanno fatto riferimento all’Inpdap e si vedono, da un giorno all’altro, estromessi e abbandonati a se stessi. Speriamo che almeno questo risparmio realizzato dall’Inps/Inpdap e che colpisce diverse svariate centinaia di migliaia di persone aiuti a risollevare le sorti del paese! Se ritenete di approfondire l’argomento con altre osservazioni, quale, a esempio, il costo del servizio di ricezione dei mod.730 per lo Stato o altro, penso che ciò possa essere considerato un utile contributo all’argomento.

Una risposta a “Friuli: la mancata assistenza fiscale di Inpdap/Inps, niente mod.730”

  1. Sono perfettamente d’accordo con l’articolo, tanto che ho già scritto una lettera di protesta al Ministro delle Finanze che riporto qui di seguito:
    Egregio Sig Ministro,

    sono un pensionato ex INPDAP. Sino all’anno scorso ho presentato il Mod 730 da me compilato all’Ufficio INPDAP, che faceva un servizio lodevole per i pensionati, in qualità di sostituto d’imposta. Oggi ho saputo che è stato eliminato a seguito dell’accorpamento degli istituti previdenziali.
    Se è così è semplicemente una vergogna, perchè voi fate le riforme e poi tagliate anche i servizi ad una parte della società che ha certamente più bisogno di un aiuto. E non mi dica che è la stessa cosa andare al CAF: non è vero, non è la stessa cosa e lei lo sa benissimo, non ne parliamo se bisogna andare dal commercialista autorizzato.
    Io non voglio ancora crederci e pertanto, da cittadino che paga le tasse fino all’ultimo euro, aspetto da lei una risposta a stretto giro di posta che confermi o disdica quello che le ho riferito, altrimenti, non me ne voglia,ma la giustizia e l’equità, tanto conclamate da questo governo, continuano a non essere rispettate, specie per le fasce più deboli della società. E sarò costretto ad informare il Presidente della Repubblica dell’ingiustizia commessa.
    Cordiali saluti
    Ennio Barretta
    Torino
    Se non avrò risposta scriverò al Presidente della Repubblica, perchè è assolutamente ingiustificabile eliminare un servizio a favore delle fasce più deboli, per impinguare i CAF e i professionisti, specie in un periodo di crisi profonda dove i pensionati sono già stati messi alla corda.
    Cordiali saluti
    Ennio Barretta

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