Valorizzare la filiera legno nella montagna del Friuli Venezia Giulia per creare nuove occasioni di lavoro. È il percorso che il presidente della Regione Renzo Tondo, traendo lo spunto anche da uno degli argomenti all’ordine del giorno dell’odierna riunione della Conferenza Stato-Regioni, ha indicato, intervenendo a Rigolato, per il rilancio dell’occupazione e della redditività nell’area montana. Un percorso che passa attraverso l’innovazione. Tondo infatti è intervenuto, nella piazza principale della località della Carnia, alla consegna di una gru a cavo mobile radiocomandata a tre tamburi, di un furgone transporter a quattro ruote motrici e di una trattrice forestale: si tratta di macchine indispensabili per la lavorazione del legno nel bosco, utili per operare anche nelle zone non raccordate dalla viabilità forestale. L’acquisto di tali mezzi e macchinari è stato compiuto tramite un’operazione che il presidente ha definito esemplare: è stata attuata congiuntamente dalle due Amministrazioni dei Beni Civici, di Pesariis, in comune di Prato Carnico, e di Givigliana, in comune di Rigolato, attraverso i finanziamenti della legge regionale sull’innovazione forestale organizzativa e tecnologica. Secondo Tondo, mentre il settore industriale, anche quello situato nell’area montana del Friuli Venezia Giulia, attraversa un periodo di crisi acuita dalla situazione economica generale, per far riprendere l’occupazione nell’area occorre recuperare le attività che nel tempo sono state sottovalutate come, appunto, il reperimento del legname da impiegare per il riscaldamento da biomasse e non solo.
Assieme alle altre proprietà forestali esistenti in Carnia (cinque Comuni, tre Consorzi privati, due Comunioni familiari di diritto privato, tre privati di medie e grosse dimensioni), le quattro frazioni gestiscono una superfice boscata complessiva di 5.300 ettari. Per esemplificare le potenzialità occupazionali del settore, la filiera legno della Carnia sarebbe in grado di commercializzare ogni anno 13.000 metri cubi di legname.