Friuli: le ragazze del Buttrio fanno paura, sospesa la serie A di bocce per non farle vincere

Sono talmente brave che la Federbocce sospende il campionato di serie A perché le atlete piemontesi e liguri non vogliono venire in Friuli a scontrarsi con le sorelle Venturini del Buttrio o atlete di prim’ordine come Zurini, Busiz, Ludvik, Florit e Scodellaro. Ufficialmente la Federazione parla di riorganizzazione per effetto della diminuzione delle società, ma la realtà è che c’è il rifiuto di alcune squadra di giocare in Friuli. «Si tratta dell’ennesima discriminazione ai danni del Friuli giocata questa volta sul terreno dello scontro sportivo», spiega l’assessore provinciale allo sport, Beppino Govetto. Da uomo di sport e insegnante di educazione fisica, non posso che sentirmi amareggiato per questa situazione in cui vengono trasgrediti valori importanti dello sport: l’inclusione, il sano agonismo, la partecipazione. Temere l’avversario per le sue capacità e i suoi risultati dovrebbe stimolare la competizione, renderla più accattivante. Invece, qui, si vuole complicare la possibilità di partecipare alle gare per paura di soccombere». Ovvio il grande malumore nel mondo delle bocce regionale. Forte disappunto nei confronti della Federbocce è emerso anche nella recente assemblea regionale dove a tenere le redini è Giuliano Banelli. «La preoccupazione che non parta il campionato femminile di serie A è reale – spiega – dato il numero esiguo di squadre partecipanti, e sarebbe un vero peccato per il club Buttrio non aver la possibilità di difendere lo scudetto e il titolo europeo».