FRiuli: lettera aperta all’Assessore De Anna sulla non attuazione della L.R. 29/2007

di Remo Brunetti (Cavazzo Carnico) Pieri Stefanutti (Trasaghis) Simone Petris (Ampezzo) Bruno Colledani (Spilimbergo) Francesco Frattolin (San Michele) Celestino Vezzi (Cercivento)

Egregio Assessore De Anna, quando, all’inizio del suo mandato il presidente Tondo ebbe a dire che la tutela della lingua friulana non era una priorità, molti ebbero dei timori per il futuro della nostra minoranza linguistica. E purtroppo questi timori erano fondati: la Giunta regionale retta da Renzo Tondo e di cui Lei fa parte, non solo non si è occupata di tutelarla seriamente in continuità con i propositi dell’amministrazione Illy, ma ha anche provveduto a “scardinare” gli enti preposti alla politica linguistica. Così ora la tutela della lingua friulana è affidata a ben due assessori e non, come il buon senso vorrebbe, ad uno solo. E’ poi stato modificato lo Statuto dell’ARLeF trasformando il Comitato Tecnico Scientifico, un comitato di esperti in politica linguistica e a cui da anni era affidata l’elaborazione del piano di politica linguistica di tutela, in un Comitato di “consulenti a chiamata”. E si è inventato anche un “super-direttore” che ora farà il “bello e il cattivo tempo”. Il problema dell’ARLeF si chiama “pianta organica”: vogliamo risolverlo questo problema? E non è una assurdità che ora sia il Cda dell’ARLeF, un organismo amministrativo composto da persone nominate dai partiti di maggioranza con i criteri tipici dei partiti, a decidere la politica di tutela della lingua friulana?  E non parliamo poi della legge regionale 29/2007 – Norme per la tutela la valorizzazione e la promozione della lingua friulana – ancor oggi totalmente non attuata perché in quasi quattro anni di attività non siete stati capaci di scrivere un regolamento di attuazione, nè di dotarla di congrui finanziamenti! E che dire dello “zero rotondo” che lei ha riservato, nel 2010, al finanziamento delle radio e televisioni locali che utilizzano la lingua friulana nelle loro trasmissioni? Non le pare che nella politica di tutela di una lingua minorizzata, i mass-media siano in cima alla lista delle priorità assieme alla scuola? E la miseria di finanziamento che ha loro riservato nel luglio 2011? Solo l’elemosina di 150 mila euro da dividersi tra una pluralità di soggetti ! Eppure stando a ciò che si è letto recentemente sulla la stampa locale Lei ha dichiarato che: “le minoranze linguistiche fondano la vera specialità della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, tanto più che le lingue friulana, slovena e tedesca sono maggioranza rispetto all’italiano…” e che “le minoranze contribuiscono alla ricchezza della nostra cultura…”. Dichiarazioni importanti, caro assessore, ma vane, e che anzi potrebbero essere interpretate come un insulto, dal momento che in tutti questi anni queste sue convinzioni non hanno saputo concretizzarsi in fatti e soprattutto in finanziamenti. Oggi i nostri cugini ladini della provincia di Trento, amministrati da una regione speciale come la nostra, ma da altri amministratori, godono di una concreta tutela, mentre noi dobbiamo subire il vostro chiacchiericcio e la mancanza di scelte operative che si traducono in atto persecutorio nei confronti del friulano e di coloro che lo parlano. Remo Brunetti (Cavazzo Carnico) Pieri Stefanutti (Trasaghis) Simone Petris (Ampezzo) Bruno Colledani (Spilimbergo) Francesco Frattolin (San Michele) Celestino Vezzi (Cercivento)