Friuli: libri di testo digitali, ma i presidi non ci stanno

di Michela Zanutto

Si prepara una rivoluzione digitale per la scuola. Prevede da quest’anno libri di testo on line e tracce dell’esame inviate via email. Il ministero dell’istruzione favorisce il trasferimento dei contenuti attraverso supporti informatici in un’ottica di contenimento della spesa, ma non tutti i dirigenti sono d’accordo sulla novità, soprattutto per quanto riguarda l’adozione dei libri di testo digitali. Due i rischi, secondo i presidi: «Peggiorare i bilanci degli istituti e tagliare fuori dai processi di apprendimento gli studenti svantaggiati». Dopo un primo momento di coesistenza fra il supporto cartaceo e quello informatico, le famiglie dovranno così rassegnarsi a comprare un computer a ciascuno studente perché il ministero ha introdotto a partire dall’anno scolastico 2012/2013 «l’adozione di libri di testo interamente scaricabili da internet», come si legge nella circolare 18 del 2012. «Ma essendo il libro di testo un supporto didattico – premette Tomaso Di Girolamo, dirigente del liceo scientifico Marinelli di Udine –, tutte le stampe saranno a carico delle scuole. Ciò comporterà un aggravio di spesa che in questo momento non potremmo proprio permetterci. Basti pensare che il Marinelli ha 700 allievi iscritti alla prima liceo». Infatti, «nonostante i ragazzi di oggi siano tutti “nativi digitali” – aggiunge Di Girolamo – la loro abitudine allo studio prevede sottolineature e appunti a margine che su un e-book è difficile fare». Il dirigente dell’istituto commerciale Zanon, Antonio Colussi, pensa, a sua volta, «a tutte quelle famiglie che un computer a casa non ce l’hanno e non se lo possono permettere. Sembrerà strano – aggiunge – pensare che nel 2012 qualcuno sia ancora tagliato fuori dalla tecnologia, ma casi simili esistono. E adottando libri che si possono scaricare unicamente on line, si pone una barriera economica allo sviluppo culturale dei giovani. Si creerà una nuova frattura all’interno della popolazione». Intanto però all’Isis Malignani è già stata avviata una sperimentazione che ha portato in classe i computer. «È un progetto che fa parte dell’iniziativa Cl@ssi 2.0 lanciata dal ministero – spiega la dirigente del Malignani, Ester Iannis –. La scuola ha dotato di un computer ciascun alunno coinvolto nell’iniziativa e, con il tempo, i ragazzi stanno acquisendo un modo nuovo di accedere al sapere. Non solo libri on-line, quindi, ma nuovi percorsi di confronto fra compagni e con l’insegnante, che si traducono anche in un approccio al sapere e alle fonti del tutto innovativo». Il 2012 segnerà l’addio anche a un rituale pre-esame di cui tutti conserviamo traccia nella memoria: l’apertura dei plichi con i testi delle prove scritte portati dai Carabinieri. L’iniziativa, chiamata “Plico telematico”, rientra nel progetto di semplificazione e modernizzazione della scuola promosso dal ministro Francesco Profumo. Ciascuna traccia, dunque, non sarà più consegnata manualmente e in busta chiusa alla sede d’esame, ma sarà criptata e spedita via web agli istituti.