Friuli: nuova collaborazione tra Regione e Poste Italiane per non chiudere gli uffici in montagna

Nuove forme di collaborazione concertate e condivise in partnership tra Regione, istituzioni locali e Poste Italiane, per recuperare alcune delle situazioni più critiche, derivanti dalle annunciate chiusure o razionalizzazioni degli uffici postali in regione. E’ la proposta dell’assessore all’Ambiente e alle Politiche per la Montagna Sandra Savino alla quale la Giunta regionale ha dato oggi via libera. Obiettivo, la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa attraverso il quale Poste Italiane si impegna a sospendere immediatamente l’attuazione del piano di chiusura e ridimensionamento degli sportelli in Regione. “Il tema della chiusura degli uffici postali – sottolinea l’assessore Savino – è di grande rilevanza per tutta la regione; pertanto una stretta e proficua collaborazione tra l’amministrazione regionale e Poste Italiane sarebbe auspicabile e vantaggiosa sia per gli uffici stessi che per la comunità locale. In tal senso, infatti, i rappresentanti di Poste Italiane hanno affermato come l’attuazione di tale sinergia tra Regione ed enti territoriali, potrebbe indurre la società a riconsiderare il piano di chiusura e ridimensionamento degli uffici postali. E’ quindi imprescindibile trovare un’intesa con Poste Italiane a sostegno di questa concreta opportunità di collaborazione tesa a favorire tutti quei cittadini che, altrimenti, subirebbero enormi disagi e disservizi ed a rafforzare e sostenere, altresì, le realtà locali”. Il primo passaggio consisterà, a breve , in una specifica riunione tra tutte le direzioni centrali della Regione e Poste Italiane per una prima presa di contatto e disamina della problematica, volta a portare a conoscenza dei soggetti interessati le opportunità ed i vantaggi conseguenti all’attivazione di tale collaborazione ed una contestuale valutazione sulla tipologia di servizi che potrebbero essere forniti al territorio tramite gli sportelli postali in molti ambiti utili ai cittadini quali salute, lavoro, commercio ed istruzione. Nel programma di lavoro ipotizzato è previsto anche l’inserimento di Insiel S.p.A. per risolvere le problematiche di coordinamento ed interoperabilità dei sistemi informatici regionali.