Friuli: parte dalla Procura di Tolmezzo una maxi-inchiesta su “opere fantasma” a livello nazionale


Foto carnia.la .

La bufera nel mondo bancario fiorentino è scaturita dall’indagine avviata 4 mesi fa dalla procura di Tolmezzo quando la polizia di frontiera di Tarvisio sequestrò ad un automobilista diretto in Austria una valigetta che conteneva 350 mila euro in contanti. Bufera che si è concretizzata con una serie impressionante di perquisizioni in tre filiali del Monte dei Paschi di Siena di Firenze, Prato e Pistoia. Il blitz, effettuato da polizia e Guardia di Finanza, è stato disposto dalla procura di Tolmezzo, al lavoro dallo scorso gennaio su una presunta associazione a delinquere con ramificazioni anche in Toscana. Al centro degli accertamenti, una rete di imprenditori e faccendieri che attraverso società fittizie avrebbe ottenuto prestiti per 13 milioni di euro proprio nelle agenzie Mps passate al setaccio in mattinata. La banca, comunque, al momento risulta parte lesa. L’indagine è partita 4 mesi fa, quando la polizia di frontiera di Tarvisio ha sequestrato una valigetta con 350.000 euro in contanti ad un’automobilista diretto in Austria. Seguendo a ritroso il percorso dei soldi, gli approfondimenti del procuratore di Tolmezzo e della squadra Mobile di Udine hanno rivelato un collegamento con i finanziamenti ottenuti dal gruppo nei mesi precedenti. Gli investigatori si sono concentrati in particolare sul centro commerciale progettato nella zona di Santo Stefano Magra, in provincia di La Spezia, per la cui realizzazione era stato disposto un finanziamento di quasi 12 milioni di euro. Vista la possibile destinazione estera del denaro, la procura ha quindi aperto un fascicolo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio di denaro. Intanto, le verifiche proseguono per dare un nome e un volto a tutti i membri del gruppo, e per ricostruire nei dettagli il domino di società fittizie usato per rendere credibili le richieste di denaro.

Una risposta a “Friuli: parte dalla Procura di Tolmezzo una maxi-inchiesta su “opere fantasma” a livello nazionale”

  1. aggiornamento del 29/01/2012

    Ammontano complessivamente a circa un milione di euro i sequestri già disposti dalla Procura di Tolmezzo, con la convalida del gip, nell’ambito dell’inchiesta su un’associazione a delinquere con base in Toscana dedita alla truffa alle banche e al riciclaggio di denaro. Una vicenda che conta già una decina di indagati e che ieri ha portato le forze dell’ordine ad effettuare perquisizioni in tre filiali del Monte dei Paschi di Siena a Firenze, Prato e Pistoia Sono stati compiuti altri sequestri oltre a quello di 350 mila euro eseguito a Tarvisio il 20 gennaio a un imprenditore toscano e a sua moglie ucraina, coppia di coniugi diretta in Austria e fermata per un normale controllo. Gli investigatori, successivamente a quell’episodio, hanno infatti posto sotto sequestro una serie di conti correnti intestati allo stesso imprenditore per un importo complessivo di circa 500 mila euro e quote azionarie riferite anche ad altri indagati. Questi, servendosi di un meccanismo di scatole cinesi, avrebbero costituito società per chiedere ed ottenere finanziamenti da banche che poi non venivano restituiti. Gli inquirenti sono ora al lavoro per chiarire con esattezza i ruoli avuti dai vari indagati nell’organizzazione che operava a Firenze e per la quale il pm Alessandra Burra ha ipotizzato l’associazione a delinquere. Dai documenti acquisiti ieri nelle filiali del Monte Paschi, gli investigatori cercheranno di ricostruire le garanzie presentate dalle società a fronte dei finanziamenti ottenuti per decine di milioni di euro; come quello da 12 milioni per la realizzazione di un centro commerciale a Santo Stefano Magra (La Spezia), disposto nel 2007 ed erogato quasi per intero in più tranche da una finanziaria a cui si erano rivolte le banche.

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