Friuli: per allertare la popolazione si torna al suono delle campane

Le campane che da sempre scandiscono la vita delle comunità del Friuli Venezia Giulia torneranno a suonare anche per avvertire i cittadini in caso di pericolo o di calamità.
Questo infatti il contenuto della convenzione stipulata tra la Protezione Civile della Regione e le arcidiocesi del territorio ed approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta del Vicepresidente Luca Ciriani. I volontari della Protezione Civile potranno accedere alle centinaia di torri campanarie della Regione in caso di emergenza per suonare "a martello" le campane e mettere così in allerta i cittadini in caso di imminente pericolo.
Recupereremo così una radicata tradizione della nostra terra – ha spiegato – mettendola al concreto servizio delle odierne esigenze di sicurezza. Si tratta di un mezzo importante per l'allerta alle popolazioni, anche in caso di calamità che impediscano l'uso dei moderni sistemi di comunicazione. La convenzione prevede delle esercitazioni mirate per i gruppi comunali utili anche per diffondere nella popolazione la conoscenza dei segnali di allarme.
La convenzione stipulata prevede infine che, in ricordo del grande terremoto del '76, quest'anno alle ore 21:00 del 6 maggio si svolga una esercitazione su scala regionale di attivazione del segnale di allarme, seguita da rintocchi delle campane per commemorare le vittime del sisma.