Friuli: premio a malga Montasio dal Touring club italiano

di Maura Delle Case.

È la più grande malga del Friuli Venezia Giulia, lanciata a livello internazionale dalle telecamere del Giro d’Italia che nel 2013 portarono fin lassù, a quota 1.550 metri, la carovana facendo per la prima volta tagliare ai ciclisti una linea d’arrivo in malga nella storia della corsa rosa. Il panorama mozzafiato, l’aria pura, vacche e marmotte disseminate tutt’intorno, assieme alla buona cucina, alle deliziose camere e sì, anche all’erta che attrae ciclo-amatori dall’Italia e dall’estero, fanno di malga Montasio una delle mete più gettonate della Regione. E premiate anche. Stavolta dal Touring club italiano – associazione non profit, che si occupa da oltre cent’anni di turismo, cultura e ambiente –, che si accinge a insignire la malga friulana del premio “Buona cucina”, che è stato ideato per dare risalto ai migliori esercizi caratterizzati al contempo dal clima famigliare e dalla proposta di una cucina genuina e di schietta impronta regionale, in un contesto curato e accogliente. Caratteristiche che il curatore della guida Luigi Cremona e la direttrice dei contenuti turistico-cartografici del Touring, Fiorenza Frigoni, hanno riconosciuto all’agriturismo malghivo, divenuto un simbolo, non ultimo perché vanta la fascetta madre, la numero zero, dell’omonimo formaggio Montasio. L’unica Dop che il Friuli Venezia Giulia vanta sul fronte lattiero-caseario. Saranno Vanni Micolini, che è il responsabile della malga, e Andrea Lugo, nel ruolo di direttore generale dell’associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia Fvg a ricevere il riconoscimento, lunedì a Milano, alle Officine di via Tortona, in occasione della presentazione della guida “Alberghi e ristoranti d’Italia 2016” edita da Turing club. Una bella soddisfazione per il sodalizio e lo staff malghivo, che con dedizione e passione, anno dopo anno, stanno facendo crescere e conoscere il Montasio. Anche grazie a investimenti pluriennali che hanno consentito di rilanciare la malga: oggi dotata di camere, di un servizio ristorazione, di un mini caseificio e ovviamente di una stalla con centro di mungitura e spaccio per i prodotti lattiero caseari. «Il premio è una grande soddisfazione – affermano Lugo e Micolini – e un riconoscimento importante per il lavoro di tanti. Dai dipendenti dell’associazione ai pastori, dagli addetti al caseificio a quelli della cucina, ma anche dello spaccio, della sala ristorazione e delle camere». Di proprietà dell’associazione friulana Tenutari stazioni taurine, la malga è gestita dal 1960 dagli allevatori e ha di recente archiviato l’ennesima stagione positiva. Esordito il 15 giugno, l’alpeggio si è concluso il 18 settembre. Dunque dopo 96 giorni. I bovini, che provengono da 36 allevamenti di 24 diversi luoghi del Friuli Venezia Giulia, hanno trascorso quei 96 giorni padroni di ben 400 ettari, che fanno della malga Montasio, attestata come la più grande della regione. Sono duecentoventuno nel complesso – 132 vacche e 89 manze – i capi che hanno prodotto circa 12 chili al giorno di latte ognuno, produzione che ha consentito di trasformare quotidianamente nel caseificio circa mille 500 chili, per un totale di 140 mila chili prodotti nell’intera stagione. Assieme a Micolini e Lugo, in malga sono state impegnate ben 18 persone tra cucina, ristorante, camere, caseificio e spaccio. Un team di grande affiatamento, peculiarità che è diventata anche un elemento di garanzia degli apprezzabili risultati messi a segno durante questi undici mesi del 2015. Se nel caseificio in totale sono state prodotte e vendute circa due mila forme di formaggio oltre a caciotte, ricotte, burro e yogurt, il servizio di pernottamento è davvero andato a ruba. Ed è stato in grado di garantire un balzo in avanti del 55 per cento dei soggiorni nelle cinque camere a disposizione e un incremento del 30 per cento del fatturato rispetto al 2014. Risultati di tutto rispetto, che rendono il premio un successo meritato e forse anche atteso.