Friuli: presentato “2011 regione in cifre”, 41sima edizione

Dalle circa 60 pagine (di piccolo formato) della prima edizione nel 1970 alle “corpose” 360 pagine (più cd-rom allegato) dell’edizione 2011, rinnovata nell’aspetto grafico e nei contenuti. Si presenta così “Regione in cifre”, Annuario statistico del Friuli Venezia Giulia presentato oggi a Trieste dall’assessore regionale alle Finanze e alla Programmazione Sandra Savino, frutto del lavoro del servizio Statistica e Affari generali della direzione Finanze, Patrimonio e Programmazione con la collaborazione dell’Ufficio stampa della Regione stessa e, dunque, grazie ad un lavoro “tutto interno” all’Amministrazione regionale.
“Siamo forse più ‘curiosi'”, ha osservato l’assessore Savino commentando la sempre più ricca informazione statistica contenuta nella pubblicazione (distribuita ad uffici, scuole e biblioteche della regione – da domani tutti i “numeri” saranno comunque a disposizione sul sito web della Regione) ma anche un sempre più utile strumento di analisi, ha indicato la Savino, per l’impostazione dei provvedimenti finanziari, cioè leggi finanziarie regionali ed assestamenti di bilancio. Tutti i dati contenuti in “2011 Regione in cifre” sono stati suddivisi in sette grandi capitoli: dal territorio alle infrastrutture, dall’economia e lavoro alla pubblica amministrazione, alla “società”, alla popolazione, ai “confronti internazionali”, in cui la realtà del Friuli Venezia Giulia viene messa in rapporto con Veneto e Trentino-Alto Adige ma anche con Carinzia (Austria), Slovenia e Croazia.
Tanti, anzi tantissimi i dati presenti nella pubblicazione, che tra l’altro contiene nuovi approfondimenti sul livello di soddisfazione delle famiglie per servizi e qualità della vita, su Ricerca & Sviluppo nelle imprese, sulla capacità turistica degli esercizi ricettivi ma anche nuove pagine sui risultati delle più recenti tornate elettorali. Sfogliando “2011 Regione in cifre” balzano ad esempio agli occhi alcuni numeri sugli stili di vita e di lavoro in Friuli Venezia Giulia, che ad esempio vedono la regione al secondo posto in Italia per la “soddisfazione” relativamente alla frequenza degli autobus del servizio pubblico o per il numero di visitatori di mostre e musei e per la partecipazione ai concerti, o il terzo posto, sempre a livello nazionale, per il numero di persone che praticano attività sportive o per il livello di soddisfazione nella qualità delle relazioni familiari.