Friuli: problema cinghiali, lotta con schiume e recinti

di Elisa Michellut.

Dopo gli ultimi danni verificatisi a Preone, comune carnico, e a Piedimonte, in provincia di Gorizia, dove recentemente un gruppo di cinghiali ha letteralemte distrutto campi di granoturco e vigneti, torna a riproporsi il problema di come gestire questi animali. Federcaccia e le associazioni animaliste sono in disaccordo e propongono strategie diverse. Ma la novità è che l’abbattimento non pare essere l’unica via. «Per ora, certo non possiamo parlare di emergenza – spiega Matteo De Luca a nome del consiglio provinciale Federcaccia di Udine –. Ma in alcune zone del Friuli collinare o montano si sono registrati danni ai vigneti, come pure nelle praterie di alta e mezza montagna. In questi territori l’impatto è significativo. E’ una specie difficile da controllare. Se pensiamo alla periferia di Trieste, per esempio, troviamo una densità notevole di cinghiali che sono molto presenti in zone periurbane. E in questi casi, non si riesce a gestire la situazione nemmeno tramite i prelievi venatori e in deroga». Ma, secondo De Luca, il problema è un altro. «La diffusione varia da zona a zona. Va detto che c’è un approccio sbagliato a questo animale. A Berlino, così come in altre capitali europee, la gente convive con popolazioni di cinghiali della periferia. Per affrontare il problema, qui in regione, ci sono già piani di contenimento. Ovviamente, nel caso di situazioni specifiche, vengono prese altre misure come i recinti di contenimento o altri accorgimenti per evitare incidenti stradali. La Federazione provinciale, presieduta da Rotter Walter Berton, è comunque in linea con le scelte gestionali che la Regione attua nei confronti della specie». Di parere differente la Lega Anti Vivisezione. «Siamo sfavorevoli alla caccia – dichiara Nerella Damo, responsabile della sede Lav di Udine – la vera soluzione consiste nell’attivare i piani di sterilizzazione farmacologica, come fanno nel parco della Maremma, per la prima volta in Italia. Per evitare i danni basterebbe anche alzare le recinzioni elettrificate e, se serve, spargere una schiuma che contiene ormoni per allontanare i cinghiali».