Friuli: Prosecco, gli impianti a pieno ritmo in Fvg, superati già 1.800 ettari

di Giuseppe Longo

La Doc Prosecco – interregionale, in quanto a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Veneto – sta per compiere tre anni. Era, infatti, l’estate del 2009 quando vide la luce questa nuova denominazione di origine controllata che ha quale “epicentro” la piccola località sul Carso triestino, Prosecco appunto, grazie al cui nome geografico queste bollicine potranno rimanere saldamente ancorate al territorio giuliano e friul-veneto. E’ chiaro, però, che a far la parte del leone è proprio la vicina regione – da sempre grande produttrice di questo vino che ha conquistato il mondo -, ma anche il Fvg ora si sta difendendo “bene”, tanto che il Prosecco si sta diffondendo a macchia d’olio e soprattutto nelle Grave (significativo il caso Casarsa). Non avviene così, come invece tenacemente auspicato, sul Carso che pur “regala” il nome al prodotto. I nuovi impianti sul “costone” sono infatti frenati da una serie di norme, in primis ambientali, che la Regione si è impegnata a risolvere. Anche se non sarà, pare di capire, una passeggiata. Della questione Prosecco si è trattato anche al “tavolo verde” che proprio la Regione Fvg ha riunito in questi giorni a Udine. Nell’occasione, è stata presentata la nuova proposta di delibera per dare criteri di priorità ai nuovi impianti, vista appunto la loro crescita costante. I dati Agea, ad oggi, dicono infatti che ci sono 1.272 ettari già rivendicati, più altri 364 della campagna 2010-2011 e 201 della campagna 2011-2012. La proposta di delibera prevede che «vengano dati dei limiti ai nuovi impianti, con priorità secondo criteri stabiliti, proprio per evitare che, al raggiungimento dei 3.500 ettari possa ridursi il prezzo di mercato, con danno per gli stessi viticoltori». La proposta, uscita da un tavolo tecnico di filiera che ha coinvolto tutti gli interessati, è stata messa quindi al vaglio proprio del “tavolo verde”. Il testo è stato sostanzialmente approvato da tutte le parti, ma se da un lato Coldiretti ha chiesto che il provvedimento «venga approvato subito», dall’altro Cia e Confagricoltura «hanno sollevato ancora qualche perplessità sulle tempistiche di applicazione della delibera». Intanto, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 94 il riconoscimento del Consorzio di tutela del Prosecco con il conferimento dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi della Doc. Un ulteriore obiettivo raggiunto dal Consorzio, che ha sede a Treviso, in meno di tre anni dal giorno del riconoscimento della denominazione, avvenuto il 17 luglio 2009.

 

articolo tratto dal sito del Messaggero Veneto