Friuli: sagome irregolari, se ne accorge anche la Provincia e comincia a toglierle

dal MV di oggi

Gli automobilisti più attenti lo avranno già notato. Le “sagome” anti incidenti nere con un grande cuore rosso disegnato al centro, disseminate un po’ dappertutto lungo le provinciali, stanno scomparendo, una dopo l’altra. Dovevano essere il fiore all’occhiello del progetto “Easy Foot” promosso dall’allora vice presidente di palazzo Belgrado Fabio Marchetti e costato circa 900 mila euro. Invece, dopo appena due anni, punto e a capo. Il motivo? Il presidente della Provincia Pietro Fontanini liquida la questione in poche battute, ma significative. «E’ vero stiamo togliendo le “sagome” – dice a margine della conferenza stampa sul bilancio di fine anno dell’attività dell’ente -, perchè erano troppo vicine al sedime stradale. I nostri tecnici, dopo studi e valutazioni, hanno stabilito che non erano regolari, quindi ci siamo adeguati e abbiamo provveduto alla dismissione. Gli addetti sono al lavoro in queste settimane, presto completeremo l’intervento». Ma, al di là della faccenda “sagome”, Fontanini e Quai hanno voluto rimarcare come le «strade gestite da noi siano le migliori di tutta la regione, le più curate e le più sicure». C’è stato infine spazio per una battuta polemica sulla società Fvg Strade. «E’ stata un’idea della giunta Illy – ha aggiunto il presidente di palazzo Belgrado -, nata con un “peccato” originale, non aver coinvolto le Province con la loro “dote” di strade. Era meglio realizzare un organismo più ampio, fare un ente unico con dentro le Province. Così invece ci ritroviamo con un “carrozzone” come Fvg Strade che gestisce meno chilometri di noi».

2 Risposte a “Friuli: sagome irregolari, se ne accorge anche la Provincia e comincia a toglierle”

  1. 900 mila euro buttati nel cesso insomma! E ora qualcuno ovviamente mica è chiamato a rispondere. Si legge nell’articolo: “I nostri tecnici, dopo studi e valutazioni, hanno stabilito che non erano regolari, quindi ci siamo adeguati e abbiamo provveduto alla dismissione.”

    Che follia! Prima tecnici ed esperti per idearle e personale addetto poi a posizionarle… dopo,ancora tecnici per dire che non van bene e che si devon togliere! E ovviamente tutto ciò (al di la dei 900.000 euri) non a costo zero immagino. La politica e gli espertoni, dovrebbero cominciare a pagare per gli errori, di tasca propria, così almeno queste vergognose cifre, andrebbero spese con più criterio ed efficenza!

  2. aggiornamento del 31/12/2012

    Michela Zanutto dal MV di oggi

    Da un anno e mezzo sollevo dubbi sull’intero progetto Easy foot. L’assessore Mattiussi sta cercando di scaricare le colpe perché sa perfettamente che quell’operazione è sbagliata». Insomma, il Pd non aveva approvato il progetto perché quelle passate in commissione erano soltanto le linee di indirizzo. A sostegno della propria tesi, il capogruppo Pd in Provincia, Francesco Martines, mostra «interrogazioni, lettere al ministero, alla polizia provinciale e articoli di giornale». Tutti atti che confluiranno nell’esposto alla Corte dei conti che il Pd depositerà entro la prima metà di gennaio «perché bisogna dare conto di questo spreco di denaro pubblico», aggiunge Martines. Ma c’è di più perché le sagome sarebbero abusive. Almeno questo sostiene Martines: «Non sono mai stati forniti i documenti autorizzativi nonostante le richieste presentate». Dunque, le sagome non solo sono irregolari rispetto alla vicinanza al sedime stradale, ma sarebbero pure non autorizzate. «La Provincia può accordare a se stessa gli interventi, ma l’iter deve essere documentato – aggiunge Martines –. Inoltre la pubblicità istituzionale deve per legge essere sistemata a 3 metri rispetto al piano stradale sia in orizzontale sia in verticale». I primi dubbi su Easy foot Martines li ha comunicati all’allora assessore Marchetti nel settembre 2010, «ma non ho ricevuto alcuna risposta – dice il capogruppo Pd –. In particolare sulla questione sagome, per tutelare la Provincia da possibili ricorsi, ho chiesto un parere al ministero delle Infrastrutture che ha bocciato l’iniziativa su più fronti, non ultimo la presenza del cuore rosso, colore questo riservato ai segnali di pericolo. A quel punto ho proceduto con un’interrogazione e mi è stato detto che andava tutto bene. Con in mano il parere negativo del ministero ho inviato una missiva alla polizia provinciale perché si interessasse del caso, ma non ho ricevuto alcuna risposta». Fino al dietro-front annunciato dal presidente della Provincia, Fontanini. «Ma, appena una decina di giorni fa, durante l’ultimo consiglio – ricorda Martines –, in fase di discussione del bilancio, avevo chiesto all’assessore Mattiussi se la Provincia stava procedendo alla rimozione delle sagome, ricevendo un secco “no” per tutta risposta». E quanto all’efficacia dell’intero progetto Easy foot, costato complessivamente 900 mila euro (di cui circa 11 mila destinati alle sagome) Martines resta scettico: «Avrà anche coinvolto 20 mila studenti, ma è difficile verificare gli effetti sull’educazione stradale. Si potrebbe utilizzare un rapporto prezzo-costo-utilità sociale, e in questo caso non vedo grossi risultati in termini di riduzione delle problematiche, neppure sul medio-lungo termine».

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