Friuli: Sanità Tolmezzo e Gemonai uniti con San Daniele-Tarcento

 
foto tolmezzo.files.wordpress.com

di Alessandro Cesare

Il futuro dell’organizzazione sanitaria dell’Alto Friuli potrebbe essere decisa oggi a Moggio. Proprio nella cittadina del Canal del Ferro infatti, alle 19, è in programma una riunione della Conferenza dei sindaci dell’Ass numero 3 Alto Friuli, durante la quale sarà discussa e approvata la proposta di dar vita a un’Azienda per i servizi sanitari nella zona montana e collinare. A spiegare il progetto è Nadia Campana, assessore all’istruzione del Comune di Tarvisio e presidente dell’assemblea dei sindaci per l’Ambito di Valcanale, Canal del Ferro e Gemonese. «In questo momento – afferma -, siamo consapevoli che siano indispensabili sia una razionalizzazione del’impiego di risorse economiche nel settore delle cure mediche, sia una revisione dell’assetto socio-sanitario, ma ogni iniziativa dovrà per forza garantire la qualità attuale del servizio messo a disposizione dei pazienti, qualità che si potrà ottenere soltanto se l’attività ospedaliera resterà ancorata al territorio». In Regione è in discussione un’ipotesi di costituire un’Azienda unica per i servizi sanitari regionali, soluzione che, per la presidente Campana, «rappresenterebbe una scissione irrazionale ed antieconomica tra ospedale e territorio». «L’Alto Friuli – aggiunge – potrebbe formare, assieme all’area geografica del “Sandanielese” e del “Tarcentino”, una zona che, per numeri di posti letto e per popolazione, può ambire ad avere un’Azienda per i servizi sanitari con gli ospedali di San Daniele, Tolmezzo e Gemona in rete, in grado di garantire una continuità di cura e assistenza sul territorio». Una proposta che, mettendo insieme le potenzialità dei tre nosocomi, al di là dei campanilismi di ogni singola struttura, consentirebbe una specializzazione che eleverebbe l’eccellenza di ogni ospedale, evitando doppioni e sovrapposizioni. «Il nostro sistema sanitario in Alto Friuli – commenta ancora Nadia Campana – è un modello virtuoso che dovrebbe essere trasferito ad altri territori della regione e non accorpato. Vogliamo che continui a funzionare e per questo chiederemo alla Regione di prendere in considerazione la nostra proposta, con due Aziende sanitarie, una montana-collinare, l’altra a sud di Udine. Non vogliamo arrivare allo scontro, ma siamo determinati a far valere i diritti dei nostri cittadini». A Moggio interverrà anche il presidente della Conferenza dei sindaci, Paolo Urbani, primo cittadino di Gemona.


Una risposta a “Friuli: Sanità Tolmezzo e Gemonai uniti con San Daniele-Tarcento”

  1. e questo  significherà la fine delle peculiarità del territorio montano, che diventerà sempre più periferia rispetto ad un nuovo baricentro che si spasta ogni volta sempre più a sud.
    questa operazione serve a San daniele per non essere assorbita da Udine (dalla quale dista meno di 30 km) e a gemona che diventa baricentrica rispetto alla nuova macro area.
    povera Carnia, poivera montagna, miopia o disinteresse totale degli amministratori montani.
    Già ora con i due aspedali a rete (2 pronti soccorsi h24, con relative radiologie e laboratori h24, i servizi sono all'osso, figurarsi dopo.
    e mai possibile che la MONTAGNA non riesca a far sentire la sua VOCE ALTA E FORTE!!!!!!!!!!!!!!!!!
    iO FACCIO UNA PROPOSTA: AGGREGHIAMOCI TUTTI  A uDINE COSI' ALMENO NON AVREMO SERVIZI IN PIU MA CONTRIBUIREMO AL RISPARMIO DELLA SANITA' REGIONALE.

    VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

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