Friuli: se il treno ritarda i bus della Saf attenderanno i pendolari

I treni dei pendolari arriveranno in stazione con qualche minuto di ritardo? Gli autobus attenderanno i viaggiatori, per non far perdere loro la coincidenza. E’ una delle richieste dei Comitati pendolari alla quale è arrivata, da parte della Saf, una risposta positiva, nel corso dell’incontro svoltosi ieri in Provincia al quale hanno partecipato anche Trenitalia e l’assessore ai Trasporti di palazzo Belgrado Franco Mattiussi. «I bus aspetteranno in caso di lieve ritardo del treno, di qualche minuto – spiega Giorgio Picco del Comitato pendolari Alto Friuli -. Ma l’importante è che la Saf abbia recepito le nostre necessità. C’è qualche novità positiva anche per la realizzazione del passaggio pedonale all’interno del piazzale della stazione di Udine. Il nuovo progetto per sistemare complessivamente l’area approderà in Conferenza dei servizi in settembre, lì si discuteranno i dettagli». La Provincia «gestisce in maniera corretta, regolare e qualificata la delega sui trasporti ricevuta dalla Regione», ha affermato l’assessore Mattiussi, confermando che «l’Ente applica il piano previsto dalla Regione» e che «per quanto di competenza di palazzo Belgrado si studierà la possibilità di predisporre tabelloni elettronici informativi nei centri intermodali di Gemona, Carnia e Tarvisio per rendere gli orari cartacei Saf più leggibili e, soprattutto, si valuteranno le forme e modalità dell’integrazione degli orari fra treni e corriere, in modo che gli autobus, in caso di ritardi minimi accumulati dai treni, attendano l’arrivo dei passeggeri». Questa la linea della Provincia confermata durante l’incontro con l’associazione pendolari Alto Friuli (Giorgio Picco, Andrea Palese, Lodovico Copetti, Giuseppina Gubiani), i vertici di Trenitalia (per la Direzione regionale Alessandro Signorini) e di Saf (presidente Silvano Barbiero, direttore Paolo Zaramella e l’Ad Gino Zottis). Quanto al documento prodotto dal Comitato, le problematiche affrontano la creazione di un coordinamento gestionale fra Trenitalia e Saf, in modo che l’integrazione non sia meramente tariffaria ma anche relativa al servizio vero e proprio con un percorso condiviso sugli orari e sui prezzi; al secondo punto c’è la riattivazione della fermata di Tricesimo San Pelagio (soppressa da quasi 2 anni a causa di un albero ubicato all’interno del piazzale della stazione che impedisce la manovra dei bus). In previsione dell’entrata in vigore dell’orario ferroviario cadenziato a partire da dicembre 2012, il Comitato alza la voce sulla necessità di condividere con tutti i gestori e l’utenza le variazioni d’orario per assicurare la copertura del servizio anche sul territorio dell’Alto Friuli e domanda l’eliminazione dei doppioni delle corse dei bus: si tratta dei collegamenti bus che partono alla stessa ora di quelli ferroviari.