Friuli: sindaci interessati all’lettrodotto, diserteranno l’incontro con Mannheimer


di Cristiano Tomasin

«Noi non ci saremo». É la risposta di nove sindaci del Medio Friuli all'iniziativa, prevista per oggi a Udine, per la presentazione dei risultati di un sondaggio sull'opinione dei friulani per l'elettrodotto da 380 mila volt che la società Terna intende realizzare da Redipuglia al capoluogo friulano. Per questo impianto, che i primi cittadini vogliono interrato, sta così per essere scritto un ulteriore capitolo. Come si è detto, stamani alle 11 il professor Renato Mannheimer, dell'Ispo Ricerche, all'albergo Astoria di piazza XX Settembre, a Udine, illustrerà appunto i dati del sondaggio. Alle 13.30, in piazza Matteotti, seguirà un pranzo che lo stesso professionista ha organizzato. All'incontro sono stati invitati i sindaci i cui territori sono interessati dall'attraversamento dell'impianto. Ma i due appuntamenti sono oggetto di una presa di posizione dei primi cittadini di Basiliano, Mortegliano, Lestizza, Pozzuolo, San Vito al Torre, Pavia di Udine, Trivignano, Campolongo-Tapogliano e Santa Maria la Longa, i quali hanno inviato un fax proprio a Mannheimer per annunciare la loro "diserzione". «I sottoscritti sindaci – si legge nel documento – declinano l'invito per la presentazione dello studio sull'opinione dei friulani sulla nuova linea elettrica ad altissima tensione Redipuglia-Udine Ovest. Ciò in considerazione dell'esistenza di un procedimento che si sta svolgendo nelle sedi competenti, ove le nostre amministrazioni hanno rappresentato l'opinione dei cittadini che ritengono imprescindibile l'interramento dell'elettrodotto con l'utilizzo delle tecnologie più moderne e avanzate. Manifestano la disponibilità a ricevere i risultati dell'indagine, unitamente all'indicazione del committente». All'appuntamento in piazza Matteotti ci sarà invece una delegazione, guidata da Aldevis Tibaldi, del Comitato per la vita del Friuli rurale, che pure contesta il progetto. Tibaldi, in una lettera indirizzata alle Province di Udine e Gorizia nonché ai Comuni interessati all'opera, critica duramente l'«inusitata iniziativa intrapresa da Renato Mannheimer di convocare gli amministratori pubblici».


Una risposta a “Friuli: sindaci interessati all’lettrodotto, diserteranno l’incontro con Mannheimer”

  1. aggiornamento del 30/04/2011

    «Appena i ministeri ufficializzeranno il documento relativo all'approvazione di Via (Valutazione di impatto ambientale), noi, Comitato per la vita del Friuli rurale, presenteremo immediatamente ricorso al Tar del Lazio per bloccare questo "mostro"». Il presidente del gruppo di cittadini che si battano da sempre contro il progetto di Terna, Aldevis Tibaldi, non si è fatto attendere ieri alla presentazione del sondaggio realizzato dall'Ispo e commissionato proprio dalla società romana. Con lo slogan "un'alternativa è possibile" ancora una volta il Comitato ha fatto sentire tutto il suo disappunto, prima proprio nel corso della presentazione alla stampa, contestando i dati del sondaggio e poi in piazza Matteotti di fronte al locale dove il presidente dell'Ispo, professor Mannheimer, aveva organizzato un incontro con gli "opinion leader" intervistati nel sondaggio assieme ai cittadini comuni. E così mentre Mannheimer si intratteneva con qualche sindaco dei Comuni interessati dal tracciato (compreso l'assessore Croattini, delegato dal sindaco Honsell), sindacalisti e presidenti di associazioni di categoria vari (compresa tra gli altri Confagricoltura) e illustrava loro i risultati del sondaggio, dopo averlo già spiegato ai rappresentanti della stampa, Tibaldi e altri componenti del Comitato issavano gli striscioni di protesta. Quasi una prova generale per la nuova protesta che il Comitato per la Vita del Friuli rurale terrà oggi a Trieste in occasione di un incontro alle Generali. «La pubblicazione dell'esito di questo sondaggio – ha aggiunto Tibaldi – dimostra ormai la debolezza di Terna. Ma questi signori devono sapere che sta nascendo un nuovo fronte del no, che vedrà coinvolti e protagonisti i partiti, quali Udc, Pd e Lega Nord. Anche la Regione alla fine dovrà schierarsi con noi e bloccare questo progetto, chiedendone invece l'interramento».

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