Lo sviluppo del Tarvisiano, una delle aree regionali che più di altre ha subito i contraccolpi dell’eliminazione dei confini, è legato alla capacità di “fare squadra” con tutta la montagna, in una visione transfrontaliera. È quanto emerso nel seminario “Senza confini: Tarvisiano-Valcanale-Canal del Ferro. Proposte e azioni unitarie per un nuovo ciclo di sviluppo”, che si è svolto oggi a Trieste nella sala “Tessitori” del Consiglio regionale, presenti il presidente della Regione Renzo Tondo e il governatore del Land della Carinzia Gerhard Doerfler, che si sono così ritrovati per la prima volta fianco a fianco per un’iniziativa concreta dopo la costituzione del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) assieme al Veneto, avvenuta a Venezia il 27 novembre scorso.
Il seminario è stato voluto dal Comune di Tarvisio, in collaborazione con quelli di Dogna, Malborghetto Valbruna, Pontebba e Chiusaforte, con la consulenza di Ambrosetti The European House. Come ha rilevato il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, il tramonto dell’economia di confine ha provocato un sensibile declino demografico e una diminuzione del Prodotto interno lordo in tutta la zona della montagna del Tarvisiano. In occasione del seminario, è stata in particolare avanzata la proposta di rigenerare e valorizzare una serie di aree e beni dismessi: edifici pubblici, forti, caserme, scuole, stazioni ferroviarie.
Per il presidente Tondo i progetti di sviluppo del Tarvisiano possono avere una positiva ricaduta, oltre che per le comunità locali, anche per tutta l’economia del Friuli Venezia Giulia. Accanto al mantenimento del settore manifatturiero e a un’agricoltura di qualità, è il turismo una delle chiavi per invertire la tendenza negativa della montagna purché – secondo il presidente – venga concepito in modo ampio: non solo sci ma anche ambiente. Lo stesso Doerfler ha riconosciuto le potenzialità del Tarvisiano, per le sue bellezze paesaggistiche ma anche perché, con la presenza di tre lingue, è un territorio che ha una sua identità e una sua storia