Friuli: volontariato, forti critiche alla legge regionale; le risposte di Molinaro

Acli, Agesci, Caritas, ma anche donatori di organi, associazioni dei disabili e cooperative sociali criticano fortemente la legge sul volontariato che andrà in discussione domani in Consiglio regionale. «È una legge che, per scopi elettoralistici, fa confusione tra volontariato, che opera a favore di persone non appartententi ad un sodalizio e le associazioni di promozione sociale o sportive e culturali, che operano anzitutto per i propri associati», spiega il presidente del Movi, Franco Bagnarol. «Si vuole aprire al terzo settore (quello dell’associazionismo in genere), per mettere queste realtà in condizione di diventare associazioni riconosciute e partecipare agli appalti – attacca Bagnarol –. Senza pensare che questo danneggia ancora di più cooperative o imprese sociali». Il mondo del volontariato chiede, invece, che la legge riconosca le reti e i coordinamenti delle associazioni, perché «solo così la politica potrà avere un interlocutore valido per realizzare il bene comune». 

“Le contrarietà espresse alla proposta di legge in materia di volontariato, promozione sociale e associazionismo che il Consiglio regionale si accinge ad esaminare non sono coerenti con il testo legislativo approvato in Commissione. Il rischio di una strumentalizzazione politica è fin troppo evidente.”
Questa la replica di Roberto Molinaro, titolare della delega in materia di Volontariato e Associazionismo, a seguito delle recenti prese di posizione di alcuni esponenti della minoranza in Consiglio regionale e di rappresentanti di alcune associazioni, i quali hanno espresso perplessità sui contenuti del progetto di legge che disciplinerà i rapporti tra la Regione e il mondo del volontariato.
“Viene eccepito un percorso con scarsa partecipazione quando nei fatti l’originario disegno di legge giuntale è stato a suo tempo illustrato in quattro assemblee, svolte in ciascun territorio provinciale. Proprio il dibattito così innestato ha favorito la presentazione di due ulteriori progetti di legge da parte di gruppi del Consiglio regionale. Le tre proposte sono state esaminate da un comitato ristretto e comprese in un testo unificato, successivamente sottoposto ad un’ampia consultazione. Per un provvedimento legislativo, in termini di partecipazione, difficilmente si poteva fare di più”, spiega Molinaro.
Riferendosi poi all’osservazione che la rappresentatività del volontariato sarebbe solo annunciata, l’assessore regionale afferma che “è vero il contrario: nelle nuove previsioni normative – precisa – il comitato regionale è formato in prevalenza da volontari eletti dall’Assemblea regionale, mentre nella precedente legge 12 del ’95 vi erano anche rappresentanti di diversi settori dell’Amministrazione regionale, dalla sanità al lavoro, dalle autonomie locali alla cooperazione”.
Rispetto poi alle preoccupazioni espresse sull’introduzione di un nuovo albo per l’associazionismo, diverso da quello del volontariato e della promozione sociale, l’assessore sottolinea “che tale previsione integra e completa il quadro normativo esistente, affiancandosi alle disposizioni regionali – tra l’altro- già esistenti in materia di associazionismo giovanile e di associazionismo familiare”.
“Quanto al mancato riconoscimento di un ruolo di rappresentanza alle reti l’assessore, nel riaffermare la centralità irrinunciabile delle associazioni, chiarisce che le reti sono luoghi di elaborazione progettuale e in tal senso si prevede di valorizzarle all’interno di un rapporto di collaborazione, all’insegna della sussidiarietà”.
Per quanto riguarda infine il paventato rischio che la nuova disciplina delle convenzioni con gli enti pubblici possa favorire l’affidamento di servizi a basso costo anziché la partecipazione, l’assessore regionale assicura che “la dettagliata previsione dei contenuti delle convenzioni stesse è preordinata proprio ad evitare tale esito e salvaguardare la natura stessa del volontariato”.
“A partire dal testo scaturito dalla Commissione – auspica in conclusione l’assessore Molinaro – sicuramente si potranno introdurre ulteriori miglioramenti durante l’esame in aula”.