Gemona: Castello, il cantiere è stato avviato; inizia così la ricostruzione attesa dal 1976

di Maura Delle Case

L’attesa è stata lunga, ma si è conclusa lunedì mattina quando un primo gruppo di operai ha iniziato a portare sul colle del castello i materiali necessari al cantiere. La riedificazione dell’antico maniero, ultimo tassello della ricostruzione post sisma della città, è finalmente partita e mette a tacere i mormorii che da settimane parlano di problemi dietro il ritardo che ha interessato l’avvio di questo appalto milionario. Problemi che, assicurano gli amministratori, non ci sono. «Ad allungare i tempi – aveva spiegato l’assessore Loris Cargnelutti – sono state semplicemente le complesse pratiche relative alle misure di sicurezza, che finalmente sono state messe a punto e hanno infine consentito l’avvio dei lavori». Un via che il sindaco Paolo Urbani ha potuto constatare di persona, guadagnando lunedì il colle per fare il punto della situazione. «Definito tutto quanto concerne la sicurezza, ripulita l’area e realizzati i piccoli lavori necessari al cantiere degli operai, le opere vere e proprie – ha fatto sapere a margine del sopralluogo – sono pronte a partire». Riguarderanno, ricordiamolo, le carceri del castello e la torre dell’orologio, la cui ricostruzione è stata appaltata con un ribasso d’asta del 43% al raggruppamento temporaneo d’imprese tra il consorzio Veneto cooperativo di Marghera e l’impresa Polese di Sacile per poco meno che 3 milioni di euro. Stando a quanto previsto dal contratto, i gemonesi dovrebbero riavere indietro il maniero, simbolo della città, in 1200 giorni. «Siamo orgogliosi di essere arrivati in fondo a questo complesso iter procedurale – conclude il sindaco Urbani -. Sappiamo che qualche altro problema potrebbe emergere in corso d’opera, ma mi riprometto di seguire il cantiere in prima persona e fare di tutto perché i lavori procedano speditamente così che la città e il Friuli possano presto tornare a godere di questa pregevole testimonianza del nostro passato».