Giorgio di Centa testimonial della 45esima edizione del Rally Alpi orientali

PIERO MICOLI dal MV di oggi

L’edizione numero 45 del Rally del Friuli e delle Alpi orientali ha un testimonial. Per la prima volta nella sua storia, infatti, la più importante competizione rallistica regionale, una delle più importanti e qualificate a livello nazionale, ha adottato un personaggio, rigorosamente friulano, del mondo sportivo per rappresentarla. Si tratta di Giorgio Di Centa , presente ieri alla Casa della contadinanza del castello di Udine, dov’è avvenuta l’illustrazione ufficiale della competizione, di fronte a numerose autorità del mondo sportivo e politico regionale. Una corsa, che prenderà il via venerdì, per concludersi sabato, che ne contiene ben tre nella stessa competizione. Ed è questa una delle numerose novità che caratterizza questa edizione del rally.A fare gli onori di casa è stato Giorgio Croce, presidente della Scuderia Friuli – Acu, organizzatrice della manifestazione che, oltre al summenzionato Di Centa, cui è stata consegnata la maglietta ufficiale della competizione, presenta quest’anno numerose interessanti novità. Come detto, il rally contiene ben tre gare nella stessa competizione. Si comincia con quella riservata alle auto moderne, i cui equipaggi sono in lizza per la conquista del Campionato italiano rally, vale a dire la massima competizione della specialità.
L’Alpi orientali è la 7ª gara, su 10, del campionato, e rappresenta dunque, come già per il passato, una tappa importante, spesso risultata decisiva, per l’assegnazione del titolo tricolore, al quale, per il momento, sono in lizza il toscano, ma da tempo ormai adottato dal Friuli, Paolo Andreucci, il pordenonese Luca Rossetti, il trentino Renato Travaglia, mentre faranno da outsider di lusso i vari Pierino Longhi, Andrea Navarra, e altri ancora, in lotta quanto meno per il successo di tappa. Questa parte del rally, dunque, si svilupperà su due giorni di gara, venerdì e sabato prossimi, con partenze e arrivi sempre a Udine dalle piazze Primo Maggio e Libertà.
Si svilupperà su una distanza complessiva di 504,170 chilometri, dei quali 181,080 di prove cronometrate da coprire in 11 “speciali”, cinque nella prima giornata e sei nella seconda. Anche queste rappresentano un fatto innovativo, con il ripristino di vecchi tracciati, l’allungamento o l’abbreviazione di altri, l’inversione del senso di marcia di altri ancora. Il tutto, mantenendo, se non addirittura accrescendo, le difficoltà della corsa, molto apprezzata da tutti i piloti.
Accanto alle auto moderne scenderanno in competizione anche le storiche, che corrono per il titolo italiano, ma anche per quello europeo. Pure questo rally si svilupperà nei due giorni, sullo stesso percorso, ma accorciato, il cui punto di riferimanto è però Cividale, ove è sistemato il parco assistenza, le due partenze e l’arrivo del venerdì, mentre Udine le accoglierà il sabato nella tappa conclusiva della corsa.
E sempre sabato, prenderà il via il rally riservato ai concorrenti del Challenge della 4ª zona, una sorta di tappa regionale della coppa Italia di un tempo, che disputeranno dunque una tappa secca.
Ma oltre all’importanza tecnica e sportiva, l’Alpi orientali, come ha rilevato in conclusione l’assessore regionale Elio De Anna, rappresenta uno dei nostri veicoli più importanti per la diffusione dell’immagine, dell’ospitalità, della bellezza e dell’efficienza del Friuli Venezia Giulia, e come tale, inserita tra le 50 manifestazioni che l’amministrazione regionale continuerà a sostenere anche per il futuro.