Come dire … un spietin in Cort 🙂
Nel paese c’era una bella casa. Era molto antica e ben costruita. La porta era bella, larga e si apriva sulla strada dove passava la gente. Era una porta strana… la soglia confondeva la strada con la casa, tanto che chi entrava aveva l’impressione di stare ancora fuori. A chiunque passasse per quella strada sembrava naturale entrare ed essere accolto in quella casa. Mai nessuno si era preoccupato di questo fatto, naturale come la luce quando brilla in cielo.
La casa faceva parte della vita del popolo grazie a quella porta che univa la casa al paese e la gente del paese alla casa.
Era come il crocicchio dove si svolge la vita, dove ci si ferma a discutere e la gente si incontra.
Quella porta rimaneva aperta, giorno e notte. La soglia era consumata dall’uso.
tanta gente, anzi tutti passavano di lì.
da una favola di C. Mesters
La volontà
E’ paradossale come, a volte, una favola possa tradursi in realtà.
L’idea di casa della comunità ha preso corpo in Corte Bazàn.
Lentamente, senza fare passi troppo lunghi, ma in modo risoluto, si sviluppano nella cornice della Corte le molteplici attività della vita paesana proponendo a vario titolo, opportunità di incontro, di festa, e di momenti comunitari da condividere.
La particolarità è che tali avvenimenti non sono riconducibili solo e semplicemente alla normale attività di associazioni riconosciute che pure esistono e lavorano quanto piuttosto alla volonta di un Paese che si riconosce in un progetto comune e che crede nell’ideale di poter costruire il futuro rinsaldando il legame con le proprie radici storiche e le proprie tradizioni.
L’ideale è che possa diventare sempre di più un ritrovo abituale, punto d’incontro di idee e proposte oltre che luogo di condivisione di attività ed esperienze diverse.
La realtà
Dopo averla acquistata la Corte sta diventando il nostro cuore. Orgoglio e sfida.
Costruita a suo tempo sasso dopo sasso, il persorso di ripristino segue lo stesso concetto.
Il progetto globale è stato frazionato in tanti "sassi", alcuni di questi sono stati posti gli uni sopra agli altri, altri stanno aspettando la mano che li metterà al loro posto, con dimensione e cadenza a portata della partecipazione e del lavoro del Paese, e dei suoi tanti sostenitori e amici.
Dal 2003 stiamo mettendo al loro posto i vari sassi, grandi e piccoli, e siamo certi che, anno dopo anno, potremo con orgoglio, ma con grande umiltà e gratitudine, rendere tutti partecipi dei nuovi sassi posti sugli altri.
Il fiume che ci porta i sassi per dar vita a questo progetto è il calendario culturale che portiamo avanti: dagli eventi culturali troviamo sia il sostentamento per i nostri sogni, sia l’occasione di stare assieme e di conoscere e farci conoscere dai nostri ospiti