Gorizia: ritrovato morto uno sciacallo dorato, al lavoro l’Università di Udine

dal sito della Vita Cattolica

Un giovane esemplare di Sciacallo dorato (Canis aureus) è stato ritrovato, purtroppo morto, lo scorso giovedì in provincia di Gorizia. L’animale, una giovane femmina, era stato investito sulla superstrada Villesse – Gorizia, nel tratto tra Gradisca e Farra d’Isonzo ed è deceduto a causa dell’impatto. 

Grazie alla collaborazione tra la Polizia locale della Provincia di Gorizia e quella di Trieste, svolta nell’ambito dei rapporti di coordinamento che i Corpi di polizia Locale stanno portando avanti in materia di attività faunistiche, i resti dello Sciacallo dorato sono stati recuperati   e verranno affidati al Museo di Storia Naturale di Udine, che assieme all’Università si occupa della ricerca scientifica sulla specie.<br />
 
Lo Sciacallo dorato è una specie di recente comparsa nel nostro territorio. Proveniente dall’area balcanica, sta lentamente colonizzando anche le nostre zone. È un animale raro e protetto dalla legislazione Italiana ed Europea. Ha una dieta molto varia, che va dai piccoli roditori alle spoglie di animali morti, e risulta quindi importante per mantenere l’equilibrio e contenere le malattie degli animali selvatici. 
L’animale è il corrispettivo europeo dello Sciacallo africano che siamo soliti vedere nei documentari televisivi. Può essere scambiato per un piccolo lupo, anche se i suoi ululati sono più brevi e acuti. Ma può anche essere confuso con la comune volpe rossa, benché lo Sciacallo dorato sia più grande, abbia una colorazione tendente all’ocra-sabbia con sfumature nerastre nella parte superiore, una coda più corta, le zampe più lunghe con la parte terminale mai scura, un portamento più slanciato e un fare meno guardingo.
 
Essendo possibile la presenza nel nostro territorio di altri esemplari, i soggetti da contattare in caso di ritrovamento sono le Polizie locali e gli Uffici faunistici delle Province, le Guardie forestali, gli zoologi dei Musei di Storia Naturale di Udine e Trieste e del Dipartimento di Scienze animali dell’Università di Udine
.