Illegio: torna Illegio con la Giuditta di Caravaggio, presentata la mostra “L’ultima creatura”

di Melania Lunazzi.
Torna Illegio, appuntamento con la grande arte molto apprezzato, ma che dopo gli accadimenti dell’anno passato si temeva non potesse essere piú ripresentato. Invece torna con un tema inaspettato: nella Casa delle Esposizioni del piccolo paese montano questa volta si parlerà di donne. “L’ultima creatura. L’idea divina del femminile” è, infatti, il nuovo progetto espositivo ideato e curato da don Alessio Geretti e dal Comitato di San Floriano, presentato ieri a Udine nella sede della Regione. L’inaugurazione è prevista per domenica 17 maggio, alle 16, giornata di apertura gratuita per i visitatori entro le 21. La rassegna resterà aperta fino al 4 ottobre. Dopo un anno di inattività forzata – imposta dal contenzioso giuridico con la Soprintendenza a Roma, in via di soluzione, ma ancora aperto – il Comitato di San Floriano si è rimesso al lavoro grazie anche al conforto di donazioni private che hanno reso possibile procedere con le iniziative culturali. Il Comitato ha potuto avvalersi del contributo regionale (140 mila euro) di quello della Fondazione Crup (50 mila) e con questo insieme di risorse ha approntato la mostra. Don Geretti ha tenuto a sottolineare che per ogni euro pubblico investito Illegio produce un risultato di 1 euro e 60 centesimi e che la percentuale dei contributi istituzionali è, sí, del 39%, ma il 36% delle risorse è frutto dello sbigliettamento e il 25% viene da sponsor privati. A essere indagate questa volta sono le figure femminili presenti nelle Sacre Scritture in particolare dodici tra queste: Eva, Hagar, Rebecca, Rachele, Tamar, Miriam, Dalila, Giuditta, Giaele, Ester, Susanna, la Divina Sapienza. «Questa mostra – ha detto don Geretti – ci offre racconti avvincenti, emozioni potenti e confronti intriganti. Il primo aspetto di interesse è riscoprire il grande repertorio di racconti biblici dedicati alle protagoniste femminili. Queste, nella storia di Israele della divina rivelazione, sono assai piú abbondanti e decisive di quanto si possa immaginare, nonostante qualche tratto antifemminista della cultura di Israele. Nelle pagine bibliche questo aspetto è sorpassato dal protagonismo positivo e dal valore di donne sorprendenti che Dio ha scelto per potare avanti la sua storia di salvezza. Donne sconcertanti e a volte scandalose. Basta leggere la genealogia di Gesú nel Vangelo di Matteo, che ha quattro eccezioni rispetto alla tradizione ebraica del seguire la linea paterna maschile: Tamar, che per entrare nel popolo di Israele si congiungerà con suo suocero per dare una discendenza ai figli; Rachab una prostituta che con l’inganno salva sé e la sua gente; Ruth, che non esitò a farsi strada nelle vicende familiari di alcuni uomini di Israele per conquistarsi un posto preminente e Betsabea». Quaranta tra pitture e sculture proposte, che coprono un arco di tempo dal XV secolo al Novecento e provenienti da trenta tra gallerie, musei, istituzioni italiani di prestigio, per una mostra suddivisa in cinque sezioni tematiche. Il pezzo forte sarà la “Giuditta” di palazzo Barberini del Caravaggio, uno dei capolavori assoluti dell’arte mondiale. Accostata da opere di Rubens, Pinturicchio, Palma il Giovane, Veronese, Lanfranco, Piazzetta, Ricci, Solimena, Hayez e molte altre. E forse in corso d’opera potrà aggiungersi anche la “Giuditta” degli Uffizi di Firenze dipinta da una grande donna dell’arte, Artemisia Gentileschi: «Ci stiamo lavorando». In soli quattro mesi di lavoro il Comitato di San Floriano è riuscito insomma a ottenere un risultato apprezzabile. E se il paesino carnico di sole 360 anime ha visto passare, grazie alle venticinque mostre a oggi realizzate, 220 mila visitatori, questo evento non potrà che accrescerne la notorità. «La missione di Illegio – cosí monsignor Angelo Zanello, presidente del Comitato – è custodire la bellezza tra i nostri monti, aprendola alla comunità. Le proposte illegiane sono sempre un evento di comunità. In questi giorni tutto il paese è un grande cantiere e tutto il contesto diventa educativo e occasione di riscatto. Tra l’altro ci sono 25 giovani che si stanno preparando ad accompagnare i visitatori alla mostra». L’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, si è detto «soddisfatto della proposta di grande qualità e anche del tema scelto. Sono fiero del fatto che in un paesino quasi sperduto come Illegio si svolga una delle iniziative culturali piú importanti che offre la nostra regione. La mostra ha un’attrattività di incoming importante ed è un sintomo di come i nostri modelli di turismo alpino siano cambiati. Dobbiamo continuare a qualificarci cosí».