Lignano: baruffa maggioranza opposizione sul terminal delle corriere

di Viviana Zamarian

Soluzione ottimale per l'amministrazione di Lignano Sabbiadoro, drammatica per l'opposizione. Il percorso stabilito per le corriere del trasporto pubblico, con il terminal collocato alla fine di via Latisana, è entrato in vigore da una decina di giorni nella località balneare fra qualche polemica emersa anche nell'ultima commissione viabilità. Per i gruppi di opposizione, infatti, «la situazione sarà nuovamente drammatica e non all'altezza di un comune turistico come Lignano. L'amministrazione aveva promesso una soluzione definitiva per questa stagione e invece siamo ancora nella totale precarietà, alle prese con tentativi sperimentali, non in grado di rispondere alle esigenze degli utenti del servizio». Soluzione invece che, per l'assessore Lanfranco Sette, rispetto alla passata stagione, è stata rivoluzionata «in modo sostanziale»  Il capolinea dei pullman sarà articolato su tre postazioni principali che si dislocheranno lungo via Latisana su una fascia di circa 250 metri, molto più ampia rispetto allo scorso anno dove, nell'arco di 80 metri, erano stati posizionati quattro stalli. Una soluzione, questa, che comporterà una parziale riorganizzazione del traffico. Per l'assessore, poi, l'altra novità riguarda la collocazione del deposito dei 40 pullman, trasferito da piazza Fontana, e l'anno scorso collocato nell'area vicino all'Arena Alpe Adria, nel parcheggio antistante il Luna Park in viale Europa. «In questo modo il "salotto" di Lignano – afferma Sette – sarà libero dai mezzi pesanti che verranno tutti trasferiti in una zona periferica e questo comporterà maggior ordine in centro città». Scelta, quest'ultima, che però non trova il parere favorevole dell'opposizione. «L'area del Luna Park priva di servizi e di punti di ristoro – sottolinea il consigliere Ciubej – risulterà penalizzante sia per gli autisti delle corriere sia per gli utenti del trasporto pubblico che vogliano prendere la corriera partendo dal "Terminal"». «Si classifica come "Terminal" il sito – aggiunge il consigliere Fanotto – senza incamerare il pagamento dell'occupazione dell'area pubblica da parte dei gestori del servizio». Anche per il consigliere Brini, «dal momento del mancato rinnovo del contratto con la proprietà di via Gorizia, c'è una continua ricerca di determinazioni che risultano precarie sia nell'individuazione del sito che nell'individuazione della risoluzione in quanto viene cambiata e modificata almeno due o tre volte nel giro dei mesi primaverili fino a trovare una collocazione sempre precaria solo a fine maggio».