Majano: Snaidero in controtendenza, ri-localizza la produzione in Friuli

di CLEMENTE BORANDO

 Snaidero trasferisce in Italia, a Majano, parte della produzione collocata in Germania, dove il gruppo ha due stabilimenti ed è presente con il marchio Rational acquisito nel 1993. Questo comporterà per la fabbrica friulana il raggiungimento del massimo della produzione e la riduzione al minino se non l’azzeramento del ricorso agli ammortizzatori sociali.

Si tratta di un intervento di razionalizzazione produttiva, come ha spiegato il presidente e amministratore delegato del gruppo Edi Snaidero, che è stato già deciso dalla società, anche se non è stato ancora ufficializzato in quanto è in corso un confronto con autorità e sindacati tedeschi per definire i dettagli dell’operazione. Il trasferimento della produzione avverrà in agosto e con settembre per i 530 dipendenti occupati a Majano potranno quindi esaurirsi i contratti di solidarietà a suo tempo sottoscritti per mantenere inalterati i livelli occupazionali. I sindacati italiani sono stati messi al corrente del programma del gruppo Snaidero, programma che ovviamente è stato accolto con favore e rappresenta una significativa inversione di tendenza. In un periodo in cui anche dal Friuli ci si misura con la chiusura di imprese che hanno scelto la strada della delocalizzazione, sembra un miracolo che ci sia qualcuno che trasferisce qui dall’estero la produzione.
Snaidero è un gruppo internazionale che nella produzione di cucine è il primo gruppo italiano ed è tra i più importanti in Europa con 8 marchi, 6 stabilimenti produttivi e 1.500 punti vendita in 80 paesi. Nel 2008 ha realizzato un fatturato consolidato di 242 milioni di euro. In Germania, come si diceva, gli stabilimenti sono due a Waldmunchen in Baviera e nel Nord, a Riemsloh. Il programma di razionalizzazione è quello di trasferire a Majano la produzione di Riemsloh, dove comunque rimarranno i settori amministrativo e commerciale. Snaidero, quindi, in Germania concentrerà la sua presenza in Baviera.
Il gruppo Snaidero guarda dunque in maniera attiva al mercato internazionale e intende sviluppare tutte le sue potenzialità nel recupero di quelli che sono gli effetti della crisi. In questo disegno, Majano, dov’è il gruppo nato e da dove si è irradiato, rimane centrale nei programmi e nei progetti. Attraverso i marchi, italiano Snaidero, francesi Arthur Bonnet e Comera, tedesco Rational e austriaco Regina, il gruppo ha consolidato a livello europeo il proprio posizionamento nella fascia medio-alta e alta del mercato, puntando su brand fortemente orientati all’innovazione, al design e alla valorizzazione dell’identità di prodotto.