Il ministro Lanzetta, “sull’Imu sui terreni montani” allo studio soluzioni

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“Le questioni che preoccupano sono molte: dall’Imu sui terreni agricoli dei Comuni riparametrati sul criterio Istat dei 600 metri di altitudine, peraltro al momento sospeso dal Tar del Lazio, all’aumento dell’Iva sul pellet dal 10 al 22%, o la riduzione del servizio postale nei terreni montani”: lo ha ribadito Enrico Borghi, deputato del Partito Democratico e presidente dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, nel corso di un convegno tenutosi alla Camera a cui hanno preso parte circa 300 sindaci di comuni montani, tra i quali i sindaro di Resia Sergio Chinese. “Si prefigurano in ogni caso delle novità importanti per i nostri territori – ha aggiunto l’esponente dem – che vengono ad esempio dal collegato ambientale alla legge di stabilità 2014, che prevede l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi economici e ambientali, in sostanza un ‘risarcimento’ per la fornitura delle risorse naturali”. Inoltre, ha aggiunto Borghi, “ci sono le opportunità che nascono con l’istituzione delle nuove Unioni di Comuni attraverso la legge Delrio, la strategia macroregionale alpina, i vantaggi delle aree interne costruito dall’ex ministro Barca, i numerosi fondi comunitari europei e la politica agricola nazionale che stanzia circa 100 milioni di euro in 6 anni per lo sviluppo rurale”. Quindi, ha concluso, “è evidente che serve una governance migliore: per questo siamo oggi tutti qui insieme, non per rivendicare ma per costruire a vantaggio dell’intera collettività”. “Per serietà e senso di responsabilità oggi non vi darò nessuna risposta, ma sappiate che il governo sta lavorando per approntare le soluzioni migliori per risolvere le questioni dei comuni montani”: lo ha riferito il ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, intervenendo al convegno. “Mi sta molto a cuore la soluzione dei problemi di questo tipo di comuni – ha aggiunto Lanzetta – anche perché è bene ricordare che i 3.500 municipi montani rappresentano circa il 15% della popolazione nazionale e spesso queste realtà evidenziano problematicità sotto il profilo del dissesto idrogeologico, con relativi problemi di sicurezza stradale – soprattutto in caso di nevicate o di gelo – con conseguenze negative per le attività delle imprese e dell’agricoltura montane”. A livello legislativo, ha ricordato il ministro, “il confronto è stato avviato da tempo e ora si sta operando per approvare la legge Realacci-Borghi”. “Sull’Imu agricola – ha affermato ancora Lanzetta – non vi do risposte perché stiamo affrontando il tema insieme al ministeri delle Finanze e dell’Interno; in ogni caso di tratta di una questione importante che verrà risolta a breve”.