Mortegliano: Comitato beffato, il ministero dà il via all’elettrodotto aereo


di Cristiano Tomasin

Il ministero dell’Ambiente ha dato l’ok per la compatibilità ambientale, al progetto dell’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine Ovest. Il disco verde arriva come il classico fulmine a ciel sereno, perché nessuno si aspettava, in questo momento, una decisione sulla linea da 380 mila volt proposta dalla società Terna, visto che fino a pochissimi giorni fa sembrava si dovesse ricominciare da capo, dopo che la giunta regionale aveva fatto proprio l’ordine del giorno, proposto da più consiglieri, riguardante l’interramento della linea. Dura la reazione del Comitato per la vita del Friuli rurale, il cui referente, Aldevis Tibaldi, definisce quanto accaduto una ennesima beffa, anche perché la mozione bipartisan che sosteneva l’interramento della linea era stata per un periodo ignorata, «forse – sostiene Tibaldi – per prendere tempo». In effetti il decreto sarebbe stato emesso il 25 luglio e notificato poi, 3 giorni dopo, alle sole amministrazioni provinciali. «Questa vicenda – commenta Tibaldi – ha dell’incredibile se si pensa che dopo una notte trascorsa a Piazza Oberdan, sede della Regione, dedicata all’assestamento di bilancio, alle 7.30 del 29 luglio la giunta del Fvg aveva finalmente fatto suo l’ordine del giorno per l’interramento dell’elettrodotto. Sembrava scongiurato il provvedimento ministeriale che giaceva sul tavolo del ministro Prestigiacomo da svariati mesi e che avrebbe reso vano ogni successivo approfondimento o modifica progettuale. Invece, il ritardo accumulato dall’esecutivo regionale ha permesso di farsi beffe della Lega, dell’Udc e dell’intera opposizione, e di far emettere il deprecato decreto di compatibilità ambientale con millimetrico anticipo sulla determinazione regionale. Poco importa se le argomentazioni contenute nel provvedimento sono ridicole. Né vi è alcun dubbio che saranno impugnate davanti al Tar. A questo punto o il presidente Tondo pretende la sospensiva di un provvedimento che lede la tanto decantata autonomia e specialità della Regione o rassegni le dimissioni». Domani pomeriggio a Pavia di Udine, si terranno gli stati generali con sindaci, Province e Anci.


Una risposta a “Mortegliano: Comitato beffato, il ministero dà il via all’elettrodotto aereo”

  1. aggiornamento del 06/08/2011

    La via legale, ma anche quella politica per ottenere l’interramento dell’elettrodotto Redipuglia-Udine ovest. Dopo la proposta del Comitato per la vita del Friuli rurale di fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano contro il progetto aereo dell’elettrodotto, ora i sindaci, su suggerimento dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, si rivolgeranno nuovamente al presidente della Regione, Renzo Tondo. La richiesta è di non accettare l’intesa in occasione della conferenza che verrà convocata dal ministro Romano. In questo modo, ha assicurato il direttore generale dell’Anci Fvg, Lodovico Nevio Puntin, il progetto verrebbe meno. E dunque, accanto alla via legale ci sarà, ancora una volta, anche quella politica. Ieri pomeriggio, su iniziativa del Comitato, sindaci, Provincia di Udine e Anci, si sono dati appuntamento nel municipio di Pavia di Udine. Un incontro, ha chiarito il sindaco Mauro Di Bert, «che era stato convocato da tempo e quindi non mirato contro qualcuno alla luce degli ultimi fatti». A illustrare tempi e modalità del possibile ricorso è stato il portavoce del Comitato, Aldevis Tibaldi: «Siamo decisi a fare più ricorsi, uno al Tar per il quale abbiamo 60 giorni e l’altro al presidente della Repubblica, entro 120 giorni». Inoltre, ha poi aggiunto Tibaldi, «chiederemo che alla commissione in calendario per il 13 settembre in Regione, vengano convocati per l’audizione anche i sindaci». Tibaldi ha fatto sapere anche che «il comitato sta contattando un professionista straniero perché sia incapace di essere fuorviato dalla società proponente il progetto aereo e che dimostri che l’interramento è possibile». Inoltre, accanto alla proposta di Puntin di sollecitare la Regione, i sindaci hanno chiesto l’allargamento della base di soggetti che potrebbero aderire al ricorso. Gianpiero Bellucci

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