Ok della regione Veneto: Sappada e Cinto Caomaggiore potrebbero passare al Fvg

Si al passaggio di Sappada e Cinto Caomaggiore al Friuli Venezia Giulia. È arrivato il via libera del Consiglio regionale Veneto alla richiesta dei due comuni di passare amministrativamente al Fvg. L’assemblea veneta ha approvato all’unanimità una mozione e una risoluzione che impegnano la giunta ad intervenire presso il parlamento per far procedere l’iter legislativo. Nei due comuni veneti si erano svolti altrettanti referendum consultivi nel corso dei quali gli elettori si erano espressi a larga maggioranza (95% a Sappada nel 2008 e 65% a Cintocaomaggiore nel 2006) per il «cambio» di Regione.

Una risposta a “Ok della regione Veneto: Sappada e Cinto Caomaggiore potrebbero passare al Fvg”

  1. aggiornamento del 29/06/2012

    È arrivato il via libera del Consiglio regionale del Veneto alla richiesta del comune bellunese di Sappada e di quello veneziano di Cinto Caomaggiore di passare al Friuli Venezia Giulia. L’assemblea veneta ha approvato all’unanimità una mozione e una risoluzione che impegnano la giunta a intervenire in Parlamento per far procedere l’iter legislativo. Si tratta di un grande risultato per i due comuni veneti, che da anni chiedono l’unione con il Friuli Venezia Giulia. Non a caso, sia a Sappada che a Cinto Caomaggiore si sono svolti due referendum consultivi nel corso dei quali gli elettori si sono espressi a larga maggioranza (95% a Sappada nel 2008 e 65% a Cintocaomaggiore nel 2006) per il “cambio” di regione. Una decisione, quella del Consiglio veneto, accolta con soddisfazione anche da diversi esponenti politici friulani, come il sindaco di Forni Avoltri, Manuele Ferrari. «Chiaro che c’è massima soddisfazione – commenta – perché è da sempre che tra la comunità di Forni Avoltri e quella di Sappada ci sono ottimi rapporti, sia in termini di amicizia ma anche di collaborazione e di scambi, a livello sportivo che culturale. Esistono poi contatti stretti tra le due realtà contermini – conclude il sindaco – anche da un punto di vista lavorativo». Per Edoardo Sasco, presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale, «il fatto che anche il Veneto, superando le perplessità iniziali, abbia spianato la strada all’effettivo passaggio di Sappada alla nostra Regione, costituisce motivo di compiacimento». Meno trionfalistica la posizione del governatore del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale la voglia di passare al Fvg esprime «il malessere che la Regione del Veneto vive quotidianamente, a causa di uno Stato che non dà risposte in materia di autonomia e federalismo, mantenendo viva una imbarazzante sperequazione, ovvero una disparità di trattamento tra i veneti e le altre comunità confinanti». «Rispetto fino in fondo questa richiesta dei Comuni di passare ad altre Regioni – prosegue Zaia –, perché è doveroso rispettare l’autodeterminazione e la volontà delle comunità. Dall’altro verso osservo che più che motivazioni identitarie ci sono motivazioni di natura economica che spingono molti comuni di confine del Veneto a guardare con interesse al di là dello steccato».

I commenti sono chiusi.